Il James Webb Space Telescope, ha aperto per l’ultima volta sulla Terra il suo specchio primario. Questo test è servito per replicare ancora questa operazione specifica, che il James Webb eseguirà una volta raggiunto lo spazio, muovendo sei dei suoi 18 specchi esagonali.
Il meccanismo di dispiegamento degli specchi laterali è stato uno degli ultimi test nei quali è stata replicata ogni manovra che il telescopio andrà ad eseguire. Per questa, il comando è stato inviato dalla sala controllo di Northrop Grumman, a Redondo Beach, in California. I comandi sono stati gli stessi che verranno usati nello spazio. Per simulare ancora meglio la manovra, il telescopio si trovava inoltre in una condizione di microgravità simulata. Durante i test sono stati inoltre installati tutti i rivestimenti termici e le schermature progettate per proteggere gli specchi e gli strumenti dalle interferenze.
Per eseguire la manovra di dispiegamento degli specchi laterali sono necessari 132 attuatori diversi, che sono stati testati uno per uno ad inizio dell’anno. Essi muovono ogni elemento in una posizione diversa e con grandissima precisione. Questa è necessaria per garantire il processo di messa a punto dei singoli specchi. dopo questo ultimo test di dispiegamento degli specchi, mancheranno ancora alcune prove prima di poterlo spedire al sito di lancio. Fra questi, è previsto il test di estensione di due radiatori, necessari per raffreddare il telescopio e un test di estensione e ritrazione completa della torre centrale del James Webb. Una volta completati questi test il telescopio sarà pronto al lancio.
Perché dispiegare e ritrarre questi specchi?
Il James Webb Space Telescope verrà lanciato verso una posizione specifica dello spazio, il punto lagrangiano L2. Questo punto dello spazio, si trova a 1.5 milioni di km dalla Terra in direzione opposta al Sole. La scelta di questa posizione particolare nel Sistema Solare, trova le sue radici nell’estrema sensibilità degli strumenti di bordo del telescopio. Lì, infatti, rivolgendo lo scudo termico verso Sole, Terra e Luna, potrà puntare lo specchio verso lo spazio profondo al riparo da qualsiasi perturbazione termica. Opererà ad una temperatura costante di 220 gradi centigradi sotto zero. In questo video sono rappresentate le operazioni sugli specchi che hanno portato all’ultimo test:
Per raggiungere questa posizione il James Webb sarà lanciato a bordo di un vettore europeo Ariane V dalla base di lancio in Guyana Francese. Questo vettore, garantito dall’ESA come parte del contributo europeo al telescopio stesso, è stato scelto per la sua affidabilità e ovviamente per le sue caratteristiche tecniche. L’Ariane V dispone però di un fairing, cioè di uno spazio di carico, con un diametro di 5 metri, mentre il James Webb, una volta esteso, avrà un diametro di 6.5 metri. Per questo motivo il telescopio andrà piegato in vari modi per essere inserito all’interno del vettore europeo. La partenza del James Webb Space Telescope è attualmente prevista per il 31 ottobre del 2021.
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