Oggi pomeriggio, 27 ottobre 2020, il Direttore Generale dell’ESA Jan Wörner e l’amministratore della NASA Jim Bridenstine hanno firmato un primo Memorandum of Understanding per accordi riguardanti la stazione Lunar Gateway. Con questo accordo le due Agenzie Spaziali formalizzano una collaborazione già iniziata per la costruzione della stazione.
L’ESA conferma il suo impegno alla costruzione di due moduli, il iHAB e il modulo ESPRIT. Ulteriori elementi della stazione potranno infine arrivare dal vecchio continente negli anni successivi. Per la prima volta viene inoltre confermato che l’ESA riceverà almeno tre opportunità di volo sulla stazione. Non si sanno ovviamente le date ne di che nazionalità saranno gli astronauti. Entrambi i moduli saranno però costruiti con un grande contributo della sede italiana di Thales Alenia Space.
Oltre a questo l’ESA garantirà anche un sistema di rifornimento di carburante e altri due moduli di servizio per la capsula Orion.
Il Direttore Generale dell’ESA ha così commentato questa importante firma:
In 20 anni di continua presenza umana sulla Stazione Spaziale Internazionale, abbiamo assistito a un livello senza precedenti di cooperazione tra le nazioni. L’esplorazione spaziale sostenibile richiede sforzi internazionali coordinati e l’Europa si è dimostrata un partner forte e affidabile.
Una voce che mancava
E’ giusto infatti ricordare che l’ESA è uno dei partner fondamentali della ISS, sia come Agenzia, sia come portavoce degli interessi dei vari stati membri. Un ruolo di portavoce che stava tardando ad arrivare per quanto riguarda il programma Artemis. Come riportato da Marco Ferrazzani, capo dei servizi legali dell’ESA e principale negoziatore dell’Agenzia per questo memorandum d’intesa, l’accordo di oggi è un traguardo di tutti gli stati membri.
Con l’accordo di oggi si apre quindi la strada per vedere il prima possibile un astronauta europeo non solo in orbita lunare ma anche sulla superficie del nostro satellite.
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