“We choose to go to the moon in this decade …” disse Kennedy nel 1962, dando vita al programma Apollo e iniziando la corsa alla Luna. Nel 2019 potremmo ascoltare nuovamente le sue parole e tornare a provare le emozioni di un viaggio verso il nostro satellite naturale.
Per le ambizioni di andare sulla Luna e oltre di SpaceX, un passo importante è avvenuto il 28 agosto di quest’anno, con l’hop (salto) del primo prototipo del nuovo razzo. Soprannominato StarHopper, era spinto da un motore Raptor, alimentato a metano e ossigeno, ed ha raggiunto circa 150 metri di altezza.
Un mese dopo, il 29 settembre, Musk ha tenuto una conferenza ai piedi del prima Starship completa. In quell’occasione è stato presentato il nuovo design e i nuovi processi produttivi per la sua realizzazione. La Starship che abbiamo visto durante la conferenza però, non era realmente completa. È stata assemblata solamente per mostrare al pubblico come sarebbe il razzo una volta ultimato. Successivamente infatti, è stata nuovamente smontata per assemblare le componenti essenziali per il volo, come le tubazioni per il carburante e i cablaggi.
Per iniziare i primi test di tenuta dei serbatoi, la parte inferiore è stata spostata sul pad di lancio, accanto a quello utilizzato per lo StarHopper, mentre quella superiore si trova ancora nei pressi dell’hangar, per installare i computer di bordo e i sistemi di manovra per le alette canard. La prima prova di tenuta è stata eseguita il 19 novembre, segnando una tappa importante nello sviluppo della Starship.
Questo è quello che è avvenuto a Boca Chica, in Texas, dove si sta costruendo la Starship Mk 1, ma c’è un altro sito di costruzione. Si trova a Cocoa Beach, in Florida, vicino al sito di Cape Canaveral. Musk infatti, ha dichiarato di aver voluto creare due team indipendenti per realizzare le Starship, in modo da testare approcci differenti per risolvere i problemi di costruzione. Entrambi i team sono tenuti a scambiarsi le informazioni, ma non sono obbligati ad applicare le soluzioni adottate dall’altro.
Non una, non due, non tre, ma quattro Starship
In Florida si sta realizzando la Starship Mk 2, ma sembrerebbe che abbiano iniziato a costruire anche gli anelli che comporranno la Mk 4. Questi anelli sono realizzati in acciaio inossidabile l’obbiettivo è quello di creare ogni singolo anello con una sola lastra di acciaio. Questo permetterà di avere una struttura più solida, evitando molte saldature, e creare cilindri più sottili, diminuendo il peso. Con questo metodo inoltre, si dovrebbero creare anche sezioni più alte, diminuendo il numero di cilindri da realizzare.
In questi giorni è stata installata anche la cupola superiore che andrà a formare uno dei serbatoi della Mk 2.
Entro la fine dell’anno, dovremmo vedere il primo test di volo della Mk 1, durante la quale raggiungerà un’altezza di circa 20 km e testerà la manovra di rientro, verificando che i sistemi di manovra funzionino correttamente.