Martedì è partito per la prima volta un Lunga Marcia 5B. Questo è il razzo più potente a disposizione della Cina e nella sua versione modificata porterà in orbita la nuova stazione spaziale cinese. Per rendere il razzo adatto a questo scopo è stato eliminato il secondo stadio e mantenuto solo lo stadio centrale. Questo vuol dire che il primo stadio dovrà rimanere acceso più a lungo e arrivare più in alto. Il lancio di martedì non era destinato a trasportare in orbita moduli della stazione ma era un lancio di test; a bordo il primo prototipo della nuova capsula cinese per il trasporto di astronauti.
Nonostante la diversità della missione, il primo stadio ha dovuto comunque spingere la capsula molto in alto, con la conseguenza che anch’esso è stato immesso in orbita. Solitamente ciò non avviene per i primi stadi ma solo per i secondi o terzi, che poi si bruciano rientrando in atmosfera.
La capsula cinese è rientrata correttamente a terra Venerdì ma non il primo stadio del Lunga Marcia 5B. Il suo rientro è invece previsto per domani, Lunedì 11 maggio 2020. Attualmente non si può prevedere un orario di rientro preciso in quanto il razzo è incontrollato. Data la sua geometria e la sua particolare orbita è incredibilmente difficile calcolare la sua precisa interazione con l’atmosfera e di conseguenza il suo orario e luogo di rientro. Le variabili sono molte, fra le quali: il tempo atmosferico o addirittura l’attività solare. Sbagliare l’orario di rientro di un minuto significherebbe sbagliare di circa 500 km il punto di impatto. Attualmente si stima che possa toccare terra fra le 01:35 di Lunedì e le 01:35 di Martedì (ora italiana).
Il Lunga Marcia 5B è il razzo più potente a disposizione della Cina e uno dei più grandi al mondo. Misura infatti circa 30 metri in lunghezza e 5 metri di diametro. Questo primo stadio è infatti diventato l’oggetto in rientro incontrollato più massiccio degli ultimi 30 anni, superato solo dalla stazione spaziale Salyut della Russia rientrata nel 1991.
Un pericolo reale?
La maggior parte di questo primo stadio è costituita dai serbatoi di propellente che si bruceranno grazie all’attrito con l’atmosfera durante il rientro. Alcune parti più dense dei motori potrebbero invece sopravvivere e arrivare intatti al suolo. Questa non è una novità. Solitamente quando si prevede che parti di un satellite resistano al contatto con l’atmosfera, l’oggetto stesso viene guidato per cadere nell’Oceano Pacifico. In questo caso una precauzione di questo tipo non è stata presa.
Attualmente è impossibile sapere quanti e di quali dimensioni precise saranno questi detriti anche se si plausibilmente saranno di pochi centimetri. Anche se dovessero arrivare a Terra, la probabilità che colpiscano una zona abitata è incredibilmente bassa. Quando nel 2011 rientrò in maniera incontrollata il satellite americano UARS, la NASA stimò in 1:3200 la possibilità che i suoi detriti facessero danni. Una stima per il Lunga Marcia 5B non è attualmente disponibile, ma nonostante le sue dimensioni siano il triplo del satellite americano la sua geometria è molto diversa.
Attualmente le previsioni più recenti ipotizziamo un rientro Lunedì pomeriggio in una zona compresa fra il Sud dell’Oceano Atlanntico e l’Oceano Indiano.
AGGIORNAMENTO 11 Maggio ore 10:00
Il rientro previsto è ora fra le 14 e le 20 di oggi, lunedì 11 Maggio. Questo vuol dire che un’orario preciso è ancora impossibile da fornire. Nella mappa seguente le orbite aggiornate. Quelle in giallo sono le orbite che compierà il Lunga Marcia 5B prima delle 18:38, quelle blu quelle che compirà dopo. Come è possibile vedere dalla mappa, solamente all’estremo superiore dell’intervallo di orari previsti, cioè nell’ultima orbita blu, il Primo stadio potrebbe sfiorare il Sud Europa. Il cerchio arancione sulla destra è la posizione del razzo aggiornata ieri sera.
Aggiornamento ore 14:30.
Il primo stadio del razzo cinese si trova ora su un’orbita di 180 km x 112 km. Il rientro è previsto verso le 16 con un’incertezza di circa 2 ore. Il punto più probabile di impatto è diventato l’oceano atlantico ma non è ancora possibile definirne uno preciso. Come nel precedente aggiornamento le orbite gialle rappresentano quelle che eseguirà il razzo prima delle 16 quelle blu dopo le 16. Il grafico seguente è aggiornato a questa mattina, gli orari e la finestra di rientro sono invece aggiornati pochi minuti fa.
Aggiornamento ore 16:30
Probabile ultimo aggiornamento prima del rientro. Si sta stringendo sempre di più la finestra di rientro intorno alle 18:00 (ora italiana). Attualmente il primo stadio del Lunga Marcia 5B si trova sopra l’Oceano Indiano. Nell’immagine seguente la posizione di qualche minuto fa. Aumenta sempre di più la probabilità che cada nell’Oceano Atlantico ma gli Stati Uniti non sono ancora fuori pericolo.
Aggiornamento ore 17:30
Superati gli Stati Uniti. Il Lunga Marcia 5B ha superato gli Stati Uniti e secondo nuove previsioni cadrà alla prossima orbita prima ancora di tornare sopra gli States. Sembra infatti che cadrà in pieno oceano verso le 18:30. Alle 17:11 il razzo ha superato New York a solo 150 km circa di altitudine. E’ stato l’oggetto incontrollato più grande a sorvolare una metropoli.
Aggiornamento ore 19:10
Confermato il rientro del Lunga Marcia 5B nell’oceano Atlantico.
Come succede spesso in questi casi se il rientro di un satellite o razzo non è stato visto da nessuno ci vogliono alcune ore prima che la notizia venga rilasciata dai vari enti che tracciano questi detriti. E’ appena arrivata la conferma dalla divisione che controlla questi rientri dell’Air Force americana che il Lunga Marcia 5B è precipitato nell’oceano alle 17:33 ora italiana. Si conclude così il rientro dell’oggetto incontrollato più massiccio degli ultimi 30 anni.
Attraverso i canali social di Astrospace.it, in particolare sulla pagina Facebook e sul canale Telegram, aggiorneremo in tempo reale sul rientro di questo Lunga Marcia 5B.