E’ stato firmato pochi giorni fa, il 5 maggio 2020, uno storico accordo con la quale Nasa e Virgin Galactic (tramite la sua sussidiaria Spaceship Company) si sono impegnate a costruire, cito testualmente, “il futuro dell’aviazione statunitense“.
Lo “Space Act Agreement” (SAA), nome ufficiale dell’intesa siglata, costituisce un punto di inizio per un progetto ampio e a lungo termine. Il focus è quello di andare a costruire una collaborazione che col tempo possa continuare a crescere e migliorare, sviluppando le tecnologie per l’aviazione dei prossimi decenni. Il progetto ha dell’ambizioso e le potenzialità sono davvero enormi ma procediamo con ordine e analizziamo nel dettaglio scopi e soggetti del contratto appena concluso.
Attraverso una sinergia utile ad entrambe le parti, come si vedrà più avanti, lo scopo è quello di acquisire e sviluppare tecnologie e progetti che permettano agli Stati Uniti di progredire nel campo dei cosiddetti “High Mach Vehicles“, veicoli supersonici con potenziali applicazioni anche in ambito civile.
Nel mercato attuale, nicchia competitiva in cui sempre più realtà internazionali si stanno affacciando, gli Stati Uniti non vogliono farsi trovare impreparati. Attraverso questo programma gli USA si stanno dunque muovendo per affrontare le sfide del domani facendosi trovare pronti se non addirittura in posizione di vantaggio.
Per riassumere l’importanza e la portata del progetto, non c’è modo migliore se non usare le stesse parole pronunciate da George Whitesides, CEO di Virgin Galactic:
This is the beginning of an important partnership for Virgin Galactic and The Spaceship Company that will support the future development of aviation technology. Virgin Galactic’s unique experience and innovative technology platform will, in partnership with the historic capabilities of NASA and other government agencies, enable the progression of new technical steps that will improve US competitiveness. We see this as an area with tremendous growth potential that we will continue to invest in, alongside our commercial spaceflight operations.
Questo è l’inizio di una importante collaborazione per Virgin Galactic e The Spaceship Company e favorirà lo sviluppo della tecnologia aeronautica del futuro. L’esperienza e l’innovativa piattaforma tecnologica di Virgin Galactic permetterà, insieme alle storiche capacità della Nasa e delle altre agenzie governative, di migliorare le capacità tecnologiche degli Stati Uniti e la sua competitività. Questo è un’area dal potenziale di crescita enorme e continueremo ad investirci insieme al nostro programma di voli spaziali commerciali.
Virgin Galactic, con il suo progetto SpaceShipTwo (o VSS Unity), le sue infrastrutture, le sue tecnologie e le decine di migliaia di ore di volo spese nel testarle, è uno dei partner più adatti a questo scopo. Grazie allo sviluppo del proprio progetto di voli commerciali e sub-orbitali la società statunitense si trova attualmente in una posizione di enorme vantaggio rispetto alla concorrenza, sopratutto perché ormai il lancio sul mercato di questa nuova tipologia di voli sembra imminente, si pensa forse per la fine del 2020.
D’altra parte invece, la Nasa con il suo storico “know-how” formatosi in più di 50 anni di attività in questo settore e sopratutto, con una rete di infrastrutture e finanziamenti che solo una realtà governativa può vantare, con tutti i vantaggi che questo comporta per lo sviluppo di qualsiasi progetto.
E’ chiaro quindi come per entrambe si tratti di un accordo molto vantaggioso: la Nasa sfrutterà le conoscenze già sviluppate da Virgin Galactic per non partire da zero e potrà contare su tecnologie già ampiamente testate mentre quest’ultima, dal canto suo, andrà ad essere parte attiva in tutti i progetti che gli Stati Uniti avvieranno, garantendosi un facile e prioritario accesso a tutte le future nuove tecnologie che si andranno a sviluppare.