Nella mattina italiana del 24 luglio, la Cina ha portato in orbita il secondo modulo della sua stazione spaziale, chiamato Wentian. Il lancio è stato effettuato con un vettore Lunga Marcia 5B, modificato dalla versione standard appositamente per il lancio dei tre moduli della stazione Tiangong. La differenza rispetto al LM5, il quale è ancora il vettore più potente della Cina, sta nell’assenza di un secondo stadio.
Il LM5B possiede infatti solamente uno stadio centrale, con quattro booster laterali. Al posto del secondo stadio, è ricavato uno spazio maggiore per il carico utile. Questo è necessario per contenere i tre moduli, troppo voluminosi per la versione normale. Questa modifica è possibile in quanto i moduli della Stazione vengono trasportati in un’orbita molto bassa, e poi “si alzano” con la spinta dei propri propulsori. Fanno loro quello che solitamente fa un secondo stadio in pratica.
Cosa comporta questa modifica? Che il primo stadio debba rimanere acceso per più tempo, arrivando esso stesso in orbita. Nei razzi con più stadi la spinta è maggiore e dura molto meno, quindi i primi stadi solitamente ricadono a poche centinaia di km dal punto di lancio. Il rientro incontrollato del LM5B è già avvenuto nel maggio 2020 e nel maggio 2021, e probabilmente avverrà anche a settembre del 2022, con il lancio del terzo modulo della stazione cinese.
Perché avviene un rientro incontrollato?
Una volta che il primo stadio arriva in orbita, non si trova così in alto da avere una traiettoria stabile. Con il costante attrito dell’atmosfera la quota continua a scendere, fino al rientro sulla Terra. Ci sono però diversi motivi per i quali questo rientro non è controllato, e non possiamo sapere dove avverrà.
–> Potrebbe interessarti: Il modulo Wentian della stazione cinese Tiangong è stato lanciato. Ecco cosa sapere.
Uno dei motivi è che la Cina non dispone ancora di una tecnologia affidabile di riaccensione dei motori. Non può quindi comandare il rientro dello stadio in un punto prestabilito. La seconda ragione risiede nella forma del razzo. Essendo molto grande, con circa 30 metri di lunghezza e 5 metri di diametro, non è possibile prevedere la sua rotazione, e di conseguenza nemmeno la sua sezione d’urto con l’atmosfera. Un po’ come quando esponiamo la mano fuori dal finestrino di un’auto in corsa. Capiamo che la resistenza è minore se poniamo la mano di taglio, mentre è maggiore se l’apriamo perpendicolare al suolo.
L’ultimo motivo, importante soprattutto nelle ultime fasi del rientro, è il meteo. Una variazione di temperatura, pressione, umidità o condizione meteorologica può modificare l’impatto dell’atmosfera sul razzo, modificando di conseguenza il suo punto di rientro. Sbagliare l’orario di rientro di un minuto significherebbe sbagliare di circa 500 km il punto d’impatto. Per gli stessi motivi non è possibile prevedere quali e quanti pezzi arriveranno ancora interi sulla superficie.
Quando rientrerà? Tutti gli aggiornamenti
Per tutti gli aggiornamenti più costanti, consigliamo l’iscrizione al nostro canale Telegram. Il rientro del Lunga Marcia 5B non è un fenomeno pericoloso. Questa è la prima cosa da chiarire. Le probabilità che un detrito sopravviva al rientro e colpisca una zona abitata sono molto basse. Durante il rientro incontrollato del Lunga Marcia 5B del 2021 vennero stimate in 0.000000005% cioè 1 su 169.8 milioni.
Attualmente il Lunga Marcia 5B è designato con la sigla ID 53240. Nei prossimi aggiornamenti riporteremo la stima di Aerospace Corporation, del consorzio europeo EU Space Surveillance and Tracking (EU SST) e, quando sarà disponibile, del 18esimo Space Control Squadron della Space Force americana. Gli orari sono da riferirsi sempre al fuso orario italiano.
Il suo rientro è così stimato:
- Stima Aerospace Corporation: 31 luglio, ore 02:24. Incertezza: +- 16 ore.
- Stima EU SST: 31 luglio, ore 07:42. Incertezza: +- 13.5 ore.
Aggiornamento 29 luglio ore 11:15
- Stima Aerospace Corporation: 31 luglio, ore 02:24. Incertezza: +- 16 ore.
- Stima EU SST: 31 luglio, ore 10:04. Incertezza: +- 13.1 ore.
Aggiornamento 29 luglio ore 14:10
Secondo il tracciamento di Aerospace Corporation, che si può vedere nell’immagine poco sotto, le orbite di rientro escludono già una caduta in territorio europeo, o nelle vicinanze.
- Stima Aerospace Corporation: 30 luglio, ore 21:24. Incertezza: +- 7 ore.
- Stima EU SST: 31 luglio, ore 04:53. Incertezza: +- 8 ore.
Aggiornamento 30 luglio ore 08:30
- Stima Aerospace Corporation: 30 luglio, ore 20:16 Incertezza: +- 5 ore.
- Stima EU SST: 30 luglio, ore 22:53. Incertezza: +- 5.7 ore.
Per tutti gli aggiornamenti più costanti, consigliamo l’iscrizione al nostro canale Telegram.
Aggiornamento 30 luglio ore 17:35
- Secondo Aerospace Corporation, il rientro del primo stadio del razzo cinese avverrà in una finestra centrata il 30 luglio alle 19:15, con un’incertezza di un’ora (orario italiano).
- La stima del consorzio europeo di tracciamento dei detriti EUSST è: 30 luglio, ore 19:24. Incertezza: +- 58 minuti. L’EUSST non fornirà altre stime.
Ricordiamo che per avere conferma del rientro avvenuto servirà del tempo. Dipenderà da dove avverrà con precisione, se ci saranno testimoni, e se potrà essere tracciato con precisione.
Per tutti gli aggiornamenti più costanti, consigliamo l’iscrizione al nostro canale Telegram.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.