L’ERA Artemis è ufficialmente iniziata questa mattina alle ore 11:55 italiane, con un lancio molto speciale, quello del satellite CAPSTONE. Il piccolo satellite di 25 Kg, delle dimensioni di un microonde, è partito a bordo di un vettore Electron di Rocket Lab dal Launch Complex 1B della Nuova Zelanda. Per l’azienda si tratta di una missione importante, in quanto è il primo viaggio interplanetario, ma non sarà l’ultimo.
Il piccolo satellite continuerà il suo viaggio a bordo della piattaforma Photon, utilizzata per alzare il suo apogeo attorno alla Terra per i prossimi cinque giorni. Il tutto avverrà accendendo più volte il motore Hyper Curie. Una volta raggiunta l’orbita più alta, il satellite della NASA si separerà dal Photon e inizierà il suo viaggio in solitaria, che durerà quattro mesi.
CAPSTONE, il cui nome è l’acronimo di Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment, è partito questa mattina dopo alcuni giorni di rinvio. L’arrivo del piccolo satellite all’orbita lunare NRHO è atteso per il 13 novembre, tra circa quattro mesi. Il lancio si è svolto nel migliore dei modi ed ha, di fatto, sancito l’effettivo inizio dell’Era Artemis!
Un lancio molto speciale
A 9 minuti dal lift off, la piattaforma Photon si è separata dal secondo stadio dell’Electron, posizionandosi insieme a CAPSTONE in un’orbita LEO iniziale, ad un’altitudine di 165 km. Per questa prima orbita, il motore Hyper Curie di Photon ha iniziato una serie di manovre che dureranno circa 5 giorni. Il motore effettuerà delle spinte periodiche in grado di aumentare la velocità di Photon, in maniera tale da alzare il proprio apogeo attorno alla Terra.
A sei giorni dal lancio, Hyper Curie spingerà per l’ultima volta la piattaforma Photon a circa 39,500 km/h per far sì che essa fugga dall’orbita LEO e possa direzionare il satellite CAPSTONE verso la Luna. A circa 20 minuti dall’ultima accensione del motore, Photon rilascerà CAPSTONE nello spazio, lasciando che il cubesat compia il suo ultimo tratto verso l’orbita lunare NRHO.
L’arrivo è atteso tra quattro mesi, durante i quali la traiettoria verrà periodicamente corretta con bassissimi sprechi di energia. Il tutto sarà coordinato dal centro operativo di missione di Advanced Space. Grazie all’influenza della gravità solare, CAPSTONE raggiungerà un’altitudine di 1.3 milioni di km dalla Terra, prima di essere spinto indietro verso il sistema Terra-Luna. Una volta inserito correttamente in orbita, il satellite dovrà adempiere al proprio compito per circa sei mesi, permettendo alla NASA di studiare le dinamiche dell’orbita NRHO in ottica Lunar Gateway.
Tra valore simbolico…
Il lancio di CAPSTONE è di grande fascino, oltre che importanza, in quanto racchiude al suo interno tutte le nostre aspettative nell’imminente ritorno dell’uomo sulla Luna. Di fatto, il satellite NASA riaccende in noi la fiamma dell’esplorazione lunare. Fiamma ultimamente meno viva a causa dei continui ritardi di SLS, atteso alla prima missione Artemis per fine agosto o inizio settembre.
L’Era Artemis è dunque iniziata così, con un satellite di 25 kg diretto in orbita NRHO e tanto basta per riaccendere gli entusiasmi. Si tratta di preparare il terreno per le prossime missioni, per il futuro Lunar Gateway; si tratta di partire da un “microonde spaziale” per arrivare, tra pochi mesi, all’accensione dell’immenso SLS.
…e valore tecnologico
Ma oltre al valore simbolico, CAPSTONE porta con sé un valore tecnologico inestimabile per la futura esplorazione lunare. Innanzitutto, il satellite dovrà studiare attentamente l’orbita cislunare NRHO per i futuri mezzi spaziali. In secondo luogo, dovrà dimostrare inserimento in orbita e mantenimento della stessa in quanto fornisce un efficiente percorso per arrivare sulla superficie della Luna.
Avrà poi il compito di testare i servizi di navigazione e di posizione che consentiranno ai veicoli spaziali futuri di determinare la loro posizione rispetto alla Luna. Ancora, dovrà dimostrare l’efficacia delle tecniche che utilizzano i segnali del Deep Space Network e il Chip Scale Atomic Clock. Essi consentono agli utenti attorno alla Luna di specificare posizione e navigazione. Infine, non è da sottovalutare l’importanza dell’esperienza da acquisire nei lanci di cubesats attorno alla Luna, oltre che attorno alla Terra. E questo perché la Luna, ora più che mai, è davvero vicina!
A questo link, è possibile seguire la live di Astrospace.it del lancio di CAPSTONE:
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