L’ESA ha comunicato oggi che l’astronauta danese Andreas Mogensen tornerà sulla ISS nel 2023 o a inizio del 2024. La sua missione sarà la Crew-7, che lo vedrà quindi salire sulla Stazione Spaziale Internazionale con la Dragon di SpaceX. Mogensen sarà il quarto astronauta dell’ESA che viaggerà a bordo della capsula sviluppata dall’azienda di Musk. Lo hanno preceduto il francese Thomas Pesquet, il tedesco Matthias Maurer e presto vedremo la partenza anche di Samantha Cristoforetti.
Per Andreas Mogensen si tratta del secondo volo sulla ISS, ma questa volta sarà per una missione di lunga durata. Aveva visitato la Stazione già nel 2015, rimanendo in orbita solamente per 9 giorni e 20 ore portando a termine la missione IRISS. Nonostante la breve permanenza in orbita, Mogensen ha però condotto molti esperimenti a bordo della ISS. Tra questi, dei test su una membrana necessaria per filtrare l’acqua e ha utilizzato una tuta aderente per alleviare i dolori alla schiena degli astronauti.
Classe 1976, è stato selezionato dall’ESA nel 2009 diventando così il primo astronauta danese della storia. Nel 2000 lavorava come ingegnere dei servizi di perforazione su piattaforme petrolifere nella Repubblica del Congo e nella Repubblica dell’Angola per la Schlumberger Oilfield Services. Successivamente ha lavorato alla progettazione di sistemi di controllo per le turbine eoliche in Danimarca per la Vestas Wind Systems. Ha trascorso gli anni del dottorato, tra il 2004 e il 2007, al Dipartimento d’Ingegneria Aerospaziale dell’Università del Texas ad Austin, in Texas.
Dopo la sua visita alla ISS ha svolto diverse volte il ruolo di CAPCOM (CAPsule COMminucator) presso il NASA Johnson Space center. Tra la varie missioni a cui ha preso parte vi è anche la CRS-12 di SpaceX, per rifornire la ISS con il precedente modello di Dragon. Svoltasi ad agosto 2017, durante le operazioni Andreas Mogensen comunicava con Paolo Nespoli che allora si trovava a bordo della Stazione.
Denmark's first astronaut @Astro_Andreas heading to @Space_Station for the second time! This time on a @NASA @SpaceX mission. Congratulations from all of DTU! 🇩🇰 @esa @UFM_MIN #dkspace22 #spacetravel #ExploreFarther pic.twitter.com/I65W3WMUo4
— DTU (@DTUtweet) March 24, 2022
La missione Crew-7, la prima dopo la modifica al contratto tra SpaceX e NASA
Con il Commercial Crew Program (CCP) la NASA aveva affidato lo sviluppo di capsule per il trasporto umano a due aziende: SpaceX e Boeing. A causa dei diversi ritardi accumulati da quest’ultima sulla CTS-100 Starliner, l’agenzia americana ha dovuto acquistare altri posti a bordo della Dragon. Inizialmente erano previsti 6 voli sulla capsula di SpaceX e 6 sulla Starliner, da eseguire in alternanza. Per mantenere la rotazione dell’equipaggio sulla ISS la NASA ha modificato il contratto del Commercial Crew Transportation Capability (CCtCap). Salgono quindi a 9 le missioni con equipaggio che gestirà SpaceX, con il valore del contratto che sale a 3.490.872.904 dollari.
Il lancio di Andreas Mogensen, farà proprio parte del primo di questa modifica del contratto. Mogensen ricoprirà il ruolo di pilota della Dragon, una posizione che per la prima volta sarà affidata a un astronauta non americano. Il comandante della missione sarà Jasmin Moghbeli della NASA. Gli altri due membri dell’equipaggio verranno rivelati in seguito. La partenza di Crew-7 dipenderà dall’entrata in servizio o meno della Starliner. Per maggio di quest’anno è previsto il secondo tentativo di raggiungere la ISS dopo il precedente fallimento.
Attualmente è in corso la missione Crew-3 che terminerà ad aprile, dando poi il cambio a Crew-4 con a bordo anche Samantha Cristoforetti. Per una migliore gestione del traffico verso la ISS, questa missione è stata ridotta rispetto i canonici sei mesi di permanenza in orbita. Il rientro è previsto verso agosto dopodiché sarà la volta di Crew-5, che si concluderà a marzo del 2023 e successivamente Crew-6, che vedrà la fine a settembre del medesimo anno. Dopo la sesta missione di SpaceX quindi, dovrebbe aver luogo la prima spedizione di lunga durata di Boeing. Se ciò non dovesse accadere, sarà Mogensen e l’equipaggio di Crew-7 ad arrivare sulla ISS.
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