Oggi è stato presentato ufficialmente Starlab, un nuovo progetto per una stazione spaziale commerciale da portare in orbita nel 2027. Starlab è un progetto nato dalla collaborazione di tre aziende americane: Nanoracks, Voyager Space e Lockheed Martin. Le tre società hanno formato un team per la realizzazione della Stazione commerciale.
Starlab
Starlab sarà formata da due moduli, e permetterà a quattro astronauti una permanenza continua in orbita. Lo spazio pressurizzato totale sarà di 340 metri cubici, circa un terzo della Stazione Spaziale Internazionale. Saranno invece disponibili 22 metri cubi per i vari payload, una misura equivalente a quella della ISS. Queste misure sono decisamente grandi per una stazione con due soli moduli, significativo di quanto sarà grande il modulo espandibile.
Questo sarà costruito da Lockheed Martin e rappresenterà l’ambiente primario della stazione. Oltre a lui sarà presente un ulteriore elemento in acciaio, necessario per il docking di cargo e capsule con gli astronauti. Starlab produrrà 60kW di potenza elettrica. Per confronto, la ISS, una volta che sarà completato l’aggiornamento dei pannelli solari (entro fine 2022) produrrà 215 kW di potenza elettrica. A bordo di Starlab sarà inoltre presente un elemento propulsivo e un braccio robotico, necessario per gestire i cargo di rifornimento in arrivo da Terra e per gli esperimenti da eseguire all’esterno della stazione.
Nanoracks ha annunciato oggi che sarà possibile trasportare Starlab in orbita in un solo lancio, una caratteristica importante, che abbasserà di molto il costo di sviluppo, potendo evitare diversi lanci e le operazioni di assemblaggio in orbita. Questo sarà possibile grazie all’utilizzo del modulo espandibile.
https://twitter.com/Nanoracks/status/1451181851742068747?s=20
L’uso di Starlab
Starlab sarò dotato di un sistema di laboratori per ospitare ricerche scientifiche ed esperimenti, sia per la NASA che per aziende private. Il modulo principale sarà diviso in quattro scompartimenti scientifici. Uno dedicato alla ricerca in biologia, uno come laboratorio e serra spaziale per piante vegetali; un laboratorio per scienze fisiche e ricerche sui materiali e un’area di lavoro più aperta e variabile. I laboratori a bordo della Starlab, come quelli gestiti da Nanoracks sulla ISS, sono raggruppati sotto il George Washington Carver (GWC) Science Park.
All’interno del progetto Starlab sarà proprio Nanoracks a guidare la gestione e l’organizzazione della stazione. L’azienda ha già più di un decennio di esperienza in ricerca spaziale e nella gestione di esperimenti commerciali a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Attualmente Nanoracks è l’azienda che gestisce Bishop, l’unico modulo interamente commerciale della ISS. Bishop è un modulo non abitabile che facilita il rilascio di cubesat nello spazio e l’esposizione di esperimenti all’esterno della ISS.
Voyager Space, che è anche l’azionista di maggioranza di Nanoracks, guiderà la strategia commerciale e gli investimenti di capitale del progetto Starlab. Lockheed Martin fungerà invece da produttore e integratore tecnico, forte della sua esperienza nella gestione di moduli pressurizzati.
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