La startup franco-tedesca The Exploration Company ha annunciato il 18 novembre di aver concluso un round di finanziamento serie B da 150 milioni di Euro (160 milioni di dollari), fra i più grandi mai conclusi in Europa da una azienda spaziale. Il round è guidato dai fondi di venture capital Balderton Capital e Plural, e ha portato il totale dei finanziamenti raccolti dall’azienda a 230 milioni di dollari.
Il finanziamento sarà utilizzato per sviluppare Nyx, una capsula spaziale modulare, riutilizzabile e rifornibile in orbita. Secondo l’azienda Nyx è progettata specificatamente per rispondere alle crescenti esigenze logistiche delle stazioni spaziali e delle missioni di esplorazione spaziale. Nyx sarà inizialmente capace di trasportare fino a quattro tonnellate di carico in orbita bassa terrestre (LEO) e di riportare a terra tre tonnellate di payload.
La capsula è stata progettata per essere compatibile con una vasta gamma di lanciatori pesanti a livello globale, garantendo un servizio economicamente competitivo, con costi stimati inferiori del 25-50% rispetto agli attuali veicoli disponibili.
Il primo volo di prova completo, denominato Mission Possible, è previsto per il 2025 su un razzo SpaceX Falcon 9, durante il quale una versione in scala di Nyx trasporterà 300 chilogrammi di carico scientifico per agenzie spaziali e aziende. La prima missione operativa di Nyx è invece pianificata per il 2028, con l’obiettivo di trasportare materiali alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per conto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il sostegno industriale e politico
Oltre a Balderton Capital e Plural, il round ha visto la partecipazione di fondi europei come French Tech Souveraineté e DeepTech & Climate Fonds, entrambi fondi partecipati da Stati Europei, il primo dalla Francia, il secondo dalla Germania. Questo rappresenta l’importanza strategica che viene riconosciuta a The Exploration Company per la sovranità spaziale europea. Il CEO e cofondatore Hélène Huby ha sottolineato che il 98% degli azionisti dell’azienda è europeo, un segnale forte di fiducia e cooperazione all’interno del continente.
Attualmente, le capacità di trasporto spaziale sono dominate da pochi attori statunitensi, cinesi e russi. The Exploration Company ha l’obbiettivo di posizionare l’Europa come un quarto player indipendente in questo settore, contribuendo alla costruzione di una capacità logistica spaziale sostenibile e cooperativa.
Una logistica che attualmente è però ancora lontana. L’ESA ha già assegnato due contratti per lo sviluppo preliminare di una capsula cargo in grado di evolversi successivamente in una capsula per astronauti. Fra questi anche la capsula Nyx è stata finanziata con 25 milioni di dollari.
Lo stesso Presidente della Francia Macron ha pubblicato un post su LinkedIn esprimendo soddisfazione e sostegno per la raccolta della Startup. Un sostegno non usuale.
I piani futuri di Nyx
Il primo prototipo di Nyx era a bordo del volo inaugurale di Ariane 6, e avrebbe dovuto testare il sistema di protezione termica. Il test però non è stato effettuato a causa di un problema al razzo che non ha permesso il rientro in atmosfera del secondo stadio a cui era agganciato Bikini. Nonostante ciò, la società ha assicurato di poter testare questa tecnologia anche a Terra.
Attualmente The Exploration Company ha un portafoglio ordini di oltre 750 milioni di dollari da clienti come Axiom Space, Starlab e Vast, e stima che nei prossimi 10 anni il settore della logistica spaziale varrà oltre 300 miliardi di dollari.
In futuro The Exploration Company prevede di progettare una versione di Nyx adatta al rifornimento del Lunar Gateway, quindi in grado di raggiungere e tornare dalla Luna, e una lander lunare commerciale.