La NASA ha annunciato che lo scorso 7 novembre 2024 è stato consegnato al Goddard Space Flight Center l’Optical Telescope Assembly del telescopio spaziale Nancy Grace Roman, dopo il suo completamento e il superamento di successo di tutti i test.
L’OTA è il sistema ottico dell’osservatorio. Include uno specchio primario da 2.4 metri, nove specchi aggiuntivi, strutture di supporto ed elettronica. Il telescopio focalizzerà la luce proveniente dalle sorgenti cosmiche e la invierà agli strumenti di Roman, rivelando miliardi di oggetti celesti.
“Abbiamo un telescopio di prima qualità, ben allineato e con grandi prestazioni ottiche alle basse temperature che vedrà nello spazio” ha affermato Bente Eegholm, responsabile dell’ottica per l’assemblaggio del Roman presso il Goddard.
La storia dell’Optical Telescope Assembly
L’OTA è stato progettato e costruito da L3Harris Technologies a Rochester, New York, ma incorpora tutte le ottiche, compreso lo specchio primario, di un vecchio sistema ottico (costruito e mai utilizzato) fornito alla NASA dal National Reconnaissance Office (NRO) tra il 2011 e il 2012.
Il team di L3Harris ha rimodellato lo specchio primario così come era stato consegnato da NRO, e si è basato sull’hardware ereditato per garantire che soddisfacesse le specifiche di Roman per osservazioni infrarosse estese e sensibili.
“Il telescopio sarà il fondamento di tutta la scienza che Roman farà, quindi il suo design e le sue prestazioni sono tra i fattori più importanti nella capacità di indagine della missione” ha affermato Josh Abel , ingegnere capo dei sistemi di assemblaggio dei telescopi ottici presso il Goddard.
Il team di Goddard ha collaborato a stretto contatto con L3Harris per garantire che questi rigorosi requisiti fossero rispettati, e che il telescopio si integrasse senza problemi con il resto dell’osservatorio.
Tutti i test superati con successo
Sono quindi stati effettuati test rigorosi di ogni singola componente del sistema ottico individualmente, prima dell’assemblaggio complessivo e della valutazione d’insieme avvenuto all’inizio del 2024. I test hanno permesso di garantire un futuro allineamento di successo degli specchi, una volta che il telescopio raggiungerà la sua temperatura operativa nello spazio.
I test hanno incluso test vibrazionali, che simulavano le forti scosse e le intense onde sonore associate al lancio. E poi una valutazione del movimento degli attuatori, piccoli componenti che regoleranno alcuni degli specchi nello spazio. Inoltre, sono stati misurati i gas rilasciati dall’assemblaggio mentre passava dalla normale pressione dell’aria al vuoto, gas che potrebbero contaminare il telescopio o gli strumenti nello spazio.
Infine, il telescopio assemblato è stato sottoposto a un test di vuoto termico della durata di un mese, per garantire che resistesse alla temperatura e alla pressione dell’ambiente spaziale. Il team lo ha monitorato attentamente durante le fredde condizioni operative, per garantire che la temperatura del telescopio rimanesse costante entro una frazione di grado.
Mantenere la temperatura costante consente al telescopio di rimanere a fuoco stabile, rendendo le immagini ad alta risoluzione di Roman costantemente nitide: quasi 100 riscaldatori sul telescopio aiuteranno a mantenere tutte le sue parti a una temperatura molto stabile.
I prossimi passi per il Nancy Grace Roman
A settembre, la NASA aveva annunciato di aver completato l’assemblaggio della struttura principale del Nancy Grace Roman Space Telescope, il grande pezzo di hardware (in gergo tecnico “bus”) che manovrerà l’osservatorio fino alla sua destinazione.
A ottobre invece era stata completata l’installazione del coronografo, il Roman Coronagraph Instrument, sull’Instrument Carrier di Roman, una struttura che manterrà il telescopio e i due strumenti di Roman allineati otticamente.
Ora che l’Optical Telescope Assembly è giunto al Goddard, sarà a sua volta installato sull’Instrument Carrier di Roman. La scatola elettronica dell’assemblaggio, essenzialmente il cervello del telescopio, verrà successivamente montata all’interno del veicolo insieme agli altri componenti elettronici della missione.
Con questo ulteriore risultato, la NASA ha confermato che continua a procedere per il lancio a maggio 2027.
Vuoi aiutarci a rendere Astrospace migliore? Tra le altre cose, ci stiamo impegnando per eliminare la pubblicità da Astrospace.it, rendendo gratuiti tutti i nostri articoli di informazione spaziale. Potremmo farlo solo grazie agli iscritti a ORBIT, che supportano tutta l’attività di Astrospace.