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Lo IAC2024 in Italia: innovazione e collaborazione di un’edizione da record. Ora a Sydney nel 2025

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La settimana dal 14 al 18 ottobre 2024 ha visto Milano diventare il cuore pulsante del mondo spaziale, ospitando il 75° International Astronautical Congress (IAC).

Con un programma fitto di eventi, presentazioni e incontri, questa edizione è stata un crocevia fondamentale per la space economy, la scienza e la cooperazione internazionale.

Per noi di Astrospace, la partecipazione come media partner ufficiale dell’evento ci ha dato l’opportunità di vivere l’IAC dall’interno, raccontando in prima persona una settimana che non dimenticheremo facilmente.

IAC2024: un congresso con numeri da record, in Italia

Sin dall’inizio, si è percepita l’importanza di questo IAC. Un totale di 11200 delegates, il 35% dei quali di età inferiore ai 35 anni, oltre 7000 abstract scientifici presentati da 2300 organizzazioni provenienti da 120 diversi paesi, 530 espositori e più di 200 sessioni tecniche: il congresso è stato la più grande edizione di sempre, e si è distinto per la sua portata globale.

L’Italia ha avuto un ruolo di primo piano, con ben 985 proposte di abstract, la maggior partecipazione tra tutti i paesi presenti al congresso. Questo riflette non solo la vivacità del settore spaziale italiano, ma anche la sua crescente rilevanza sul piano internazionale.

Abbiamo anche assistito a numerosi annunci e iniziative che pongono l’Italia al centro della scena spaziale globale, come la continuazione del progetto IRIDE, con un nuovo lotto di satelliti richiesto dall’ESA a Thales Alenia Space e Argotec, che hanno firmato i contratti proprio durante l’evento.

Il congresso ha anche celebrato anche il 60° anniversario del lancio di San Marco 1, il primo satellite italiano. Questo storico traguardo ha ricordato a tutti l’importanza dell’Italia tra i pionieri nel settore spaziale.

Esposizioni ed eventi d’ispirazione

La sezione espositiva è stata un punto di riferimento per l’innovazione, con oltre 530 stand che mostravano modelli e componenti delle più recenti tecnologie spaziali. Da non dimenticare le esposizioni di campioni dal lato nascosto della Luna, raccolti dalla missione cinese Chang’e 6, e quelli dell’asteroide Bennu, riportati sulla Terra dalla missione OSIRIS-REx della NASA.

I campioni dal lato nascosto della Luna riportati dalla missione cinese Chang’e 6 ed esposti allo stand della CASC allo IAC2024. Credits: Astrospace.it

L’interesse generale verso la sostenibilità nello spazio ha trovato un terreno fertile durante l’IAC2024. Il tema “Responsible Space for Sustainability” è stato al centro di numerosi interventi, sessioni e dibattiti, ponendo l’accento sull’uso consapevole delle risorse spaziali e la necessità di ridurre i detriti in orbita.

Uno dei momenti più significativi della settimana è stato il Global Space Leaders Summit, che ha visto la partecipazione di 60 leader di agenzie spaziali da tutto il mondo. Si è discusso di cooperazione, governance e sostenibilità nello spazio, segnando un passo fondamentale verso una collaborazione più stretta tra paesi sviluppati ed emergenti. Questo tipo di incontri è essenziale per garantire che l’esplorazione spaziale futura sia inclusiva e sostenibile, un punto chiave che è stato ribadito anche dalle parole di Michael Gold: “Let space be the torch that brings us all together”.

Gli annunci a IAC2024

Durante la settimana, l’ESA ha fornito aggiornamenti su missioni cruciali come Euclid, che ha cominciato a febbraio la sua indagine di 6 anni per mappare un terzo del cosmo e comprendere la natura della materia oscura e dell’energia oscura, il lato forse più misterioso del nostro Universo. Allo IAC2024 è stato presentato un primo, vastissimo mosaico ottenuto con Euclid in sole due settimane, pari all’1% della sua indagine totale.

L’ESA ha anche annunciato l’inizio della phase 1, quindi dei lavori preliminari alla missione RAMSES di difesa planetaria, diretta verso l’asteroide Apophis che si avvicinerà alla Terra nel 2029.

Allo IAC2024, Axiom Space e Prada hanno rilanciato la collaborazione nella progettazione delle tute spaziali AxEMU (Axiom Extravehicular Mobility Unit) e mostrato le tute spaziali lunari, in parte finanziate dalla NASA, che saranno usate dagli astronauti per scendere sulla Luna durante la missione Artemis III.

Durante il congresso è anche stato firmato un Memorandum of Understanding tra D-Orbit UK, la divisione britannica dell’azienda di logistica spaziale D-Orbit, e Orbit Fab, azienda americana che si occupa di rifornimenti in orbita. Con questo accordo, le due aziende hanno dichiarato di voler accelerare lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per estendere la vita operativa dei satelliti e ottimizzare l’utilizzo delle risorse nello spazio.

Gli astronauti

L’imponente programma di outreach del congresso ha visto la partecipazione di 25 astronauti da tutto il mondo, che hanno incontrato studenti, giovani professionisti e appassionati di spazio.

Nei giorni del congresso, è stato organizzato un tour con gli astronauti dall’Agenzia Spaziale Italiana, al quale siamo stati invitati, che ci ha permesso di parlare con diversi astronauti internazionali, come l’astronauta giapponese Soichi Noguchi e il primo astronauta degli Emirati Arabi Uniti, Hazzaa AlMansoori.

Il loro entusiasmo e il loro impegno hanno lasciato un’impronta profonda, non solo sugli addetti ai lavori, ma anche sul pubblico generale. Eventi come questi dimostrano quanto sia fondamentale continuare a ispirare le nuove generazioni e a stimolare il loro interesse per lo spazio.

Dopo IAC2024: uno sguardo al futuro

Lo IAC2024 è stato molto più di un semplice congresso. È stato un luogo di scambio di idee, di costruzione di relazioni e di ispirazione per chiunque sogni e lavori per lo spazio.

È stata una settimana intensa e appassionante, in cui si è respirato spazio in ogni angolo. Con una forte presenza italiana, annunci importanti e discussioni che guardano al futuro, abbiamo documentato da vicino e condiviso con voi il fermento di un settore in costante e rapida evoluzione. E siamo tornati a casa carichi di idee e progetti, e di moltissimo materiale per continuare a raccontarvi lo spazio e tutto ciò che stiamo facendo per conoscerlo.

L’anno prossimo l’International Astronautical Congress si terrà a Sidney, in Australia. L’edizione del 2026, invece, sarà in Turchia. Durante lo IAC2024, è stata annunciata la città ospitante lo IAC2027: Poznań, in Polonia, quindi si torna in Europa.

Lo spazio è una frontiera concreta, dove ogni passo avanti porta nuove scoperte e opportunità. E noi continueremo a raccontarlo con impegno e passione, pronti a documentare ogni sfida e innovazione che definirà il futuro dell’esplorazione spaziale.

In questa pagina una raccolta di tutti gli annunci fatti durante lo IAC2024.

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