Il 15 novembre sorgerà l’ultima delle quattro Superlune consecutive del 2024. Il momento effettivo del plenilunio sarà alle 22:28 italiane di venerdì sera, ma la Luna apparirà piena per la maggior parte degli osservatori nel corso di tutta la sera e notte.
La Luna piena di novembre, in fase di “Superluna”, è soprannominata “Luna piena del Castoro” dalla tradizione dei nativi americani, ed è particolarmente suggestiva perché illuminerà un cielo in transizione dalle costellazioni autunnali a quelle invernali. Si unirà infatti al luminoso ammasso stellare delle Pleiadi, che la accompagnerà nella costellazione del Toro, e splenderà appena sotto le corna ricurve dell’Ariete, seguita dal Cacciatore della costellazione di Orione nel cielo orientale.
Una Superluna è un fenomeno astronomico che si verifica quando la Luna piena o nuova si trova nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, detto perigeo. La definizione di “Superluna” deriva dal fatto che, in questa posizione ravvicinata, la Luna appare leggermente più grande e più luminosa rispetto ai pleniluni che si verificano quando è più distante.
Questo aumento di dimensioni apparenti è dovuto all’orbita ellittica della Luna, che la porta periodicamente più vicina e più lontana dalla Terra: il perigeo si trova a 356 410 chilometri dalla Terra, mentre l’apogeo, il punto più lontano, è a 406 740 chilometri.
Tecnicamente, una Superluna piena è quella che si verifica entro il 90% del perigeo. Questo fa sì che la sua luminosità sia circa il 14% superiore e la sua dimensione apparente circa il 7% più grande rispetto a una Luna piena media, anche se per la maggior parte degli osservatori la differenza è difficile da notare a occhio nudo.
Ogni anno ci sono in media da due a quattro Superlune, ma questo numero può variare leggermente a seconda delle caratteristiche dell’orbita lunare. La frequenza delle Superlune è determinata dal ciclo lunare di circa 29.5 giorni e dalle variazioni dell’orbita della Luna, dovute alle interazioni gravitazionali con la Terra e altri corpi celesti, come il Sole.
La Superluna del Castoro del 2024 è l’ultima Superluna dell’anno e prende il suo nome dalla tradizione dei nativi americani. Questo periodo coincide infatti con la stagione in cui i castori iniziano a preparare le loro tane per l’inverno, un’attività che ha ispirato il nome della luna piena di novembre.
Quest’anno, la Luna piena del Castoro sarà particolarmente suggestiva, poiché si troverà a circa 364 000 chilometri dalla Terra e sarà più grande e luminosa rispetto al plenilunio tradizionale. La sua vicinanza al perigeo offrirà un effetto visivo accentuato, con una luminosità che potrebbe superare quella di una normale luna piena fino al 15%, a seconda delle condizioni atmosferiche locali.
Osservare questo fenomeno sarà un’occasione speciale, in quanto coinciderà con una fase di cielo particolarmente limpido in molte regioni dell’emisfero settentrionale, il che potrebbe rendere la visibilità ottimale.
Per i fotografi e gli appassionati, la Superluna del Castoro rappresenta un’opportunità imperdibile di catturare la Luna al massimo della sua luminosità, sospesa in un cielo autunnale ricco di oggetti ben riconoscibili.
Quattro pianeti visibili si uniranno al plenilunio: il primo è Mercurio, che apparirà basso nel cielo a sud-ovest. Tramonta Mercurio tramonta però: scenderà sotto l’orizzonte poco più di un’ora dopo il tramonto del Sole .
Molto più semplici da osservare saranno Venere e Saturno. Venere a sud-ovest, molto più in alto di Mercurio, sarà l’oggetto più luminoso in quella direzione e sarà tra i primi “astri” visibili in cielo venerdì. Tramonterà circa un’ora e mezza dopo il tramonto. Saturno sarà alto nel cielo australe quando sorgerà la Luna e rimarrà lì luminoso fino al suo tramonto a ovest, ben oltre la mezzanotte.
Giove sorgerà a est circa due ore dopo la Luna e rimarrà nel cielo per tutta la notte, tramontando subito dopo la Luna a ovest, dopo l’alba di sabato 16 novembre. Marte, infine, sorgerà poco prima di mezzanotte a est.
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