Firefly Aerospace ha annunciato di aver concluso con successo un round di finanziamento serie D da 175 milioni di dollari, guidato da RPM Ventures, un nuovo investitore nel settore spaziale. Questo finanziamento di Serie D, descritto come “oversubscribed”, porta la valutazione della compagnia oltre i 2 miliardi di dollari, una crescita rispetto ai 1.5 miliardi di dollari registrati solo un anno fa.
La nuova iniezione di capitali sarà destinata a sostenere l’espansione della produzione dei lanciatori Alpha e a estendere la capacità operativa della piattaforma Elytra, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare le capacità di accesso rapido allo spazio, un settore in cui Firefly sta investendo molto.
Firefly, infatti, si è affermata come uno dei principali fornitori di servizi spaziali “responsive”, grazie alla capacità di rispondere con estrema rapidità alle richieste di lancio. Un esempio di queste capacità si è visto nel settembre 2023, quando Firefly ha completato la missione Victus Nox per la Space Force degli Stati Uniti, lanciando un satellite su richiesta in meno di 24 ore. Questa capacità di risposta rapida è diventata uno dei tratti distintivi della compagnia e ha suscitato l’interesse di nuovi investitori, tra cui RPM Ventures. Secondo Marc Weiser, direttore di RPM, Firefly ha “definito una nuova categoria” nel settore.
La raccolta fondi è stata anche favorita dai recenti nuovi contratti firmati dall’azienda, sia commerciali che governativi. Tra i contratti siglati di recente c’è un accordo con Lockheed Martin per almeno 15 lanci Alpha, con la possibilità di estenderlo a 25, e un contratto con L3Harris per un massimo di 20 lanci nei prossimi cinque anni. NASA ha inoltre selezionato Firefly per il lancio della missione QuickSounder della NOAA, utilizzando il lanciatore Alpha.
I lanci Alpha che non decollano e la Luna
Nonostante l’intenso ritmo di contratti, l’attività di lancio di Firefly ha finora registrato un singolo lancio Alpha nel 2024, portando in orbita otto cubesat per la NASA. La compagnia ha dichiarato di puntare a quattro lanci complessivi per l’anno in corso, ma al momento non è stata fissata una data precisa nemmeno per il secondo.
Parallelamente, Firefly sta completando la preparazione del suo primo lander lunare Blue Ghost, parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della NASA. Il lander ha recentemente superato i test ambientali ed è attualmente in fase di preparazione finale presso la sede dell’azienda in Texas, con un lancio previsto nel quarto trimestre del 2024 su un Falcon 9 di SpaceX. Tuttavia, la data di lancio rimane incerta a causa della gestione dei manifesti di volo di SpaceX.
Il recente finanziamento sarà essenziale per accelerare anche la qualificazione dell’hardware in fase di sviluppo e per il rafforzamento delle capacità produttive, elementi fondamentali per consolidare Firefly nel mercato dei lanci spaziali. Il CEO della compagnia, Jason Kim, ha commentato che il supporto degli investitori rappresenta “un’enorme dimostrazione di fiducia nelle capacità e nel futuro” di Firefly, sottolineando che l’azienda è riuscita a passare dall’accordo al finanziamento in soli due mesi, grazie all’interesse mostrato dal mercato.