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| On 2 giorni ago

La NASA ha esteso il contratto CRS-2 per rifornire la ISS con gli attuali partner

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Per garantire l’invio di rifornimenti e materiali alla Stazione Spaziale Internazionale almeno fino al 2030, la NASA ha dichiarato di aver esteso i contratti del programma Commercial Resupply Services 2 (CRS-2). Con questa modifica, la NASA assegnerà nuove missioni a Northrop Grumman, SpaceX e Sierra Space per continuare a rifornire la ISS fino al 2030.

La NASA ha selezionato le aziende che hanno ottenuto i finanziamenti per il CRS-2 a gennaio 2016, e l’attuale contratto prevede missioni di rifornimento fino al 2026. L’agenzia americana prevede che la ISS rimanga operativa almeno fino al 2030 e, per tale ragione, ha deciso di assegnare altri contratti coprire i restanti quattro anni.

Fino a oggi, i finanziamenti stanziati dalla NASA per il CRS-2 ammontano a 6.9 miliardi di dollari, suddivisi in: 2.8 miliardi a SpaceX, 2.7 miliardi a Northrop Grumman e 1.4 miliardi a Sierra Space.

Quest’ultima è attualmente l’unica delle tre aziende che non ha ancora effettuato una missione di rifornimento. Il mezzo di Sierra Space, lo spazioplano Dream Chaser, dovrebbe partire per la sua prima missione a maggio 2025. Qualche settimana fa, in questo video abbiamo realizzato un approfondimento completo proprio sul Dream Chaser.

Le aziende non selezionate

La NASA aveva aperto anche ad altre aziende la possibilità di partecipare al bando per ottenere finanziamenti per rifornire la ISS. Tuttavia, l’agenzia americana non ha ritenuto valide le proposte presentate, estendendo quindi il CRS-2 alle aziende selezionate in precedenza.

Una delle idee scartate dalla NASA proviene da Gravitics, un’azienda americana impegnata nello sviluppo della stazione spaziale StarMax. Secondo il documento ufficiale, la proposta di Gravitics “non fornisce una descrizione di un servizio di trasporto merci end-to-end in grado di raggiungere, attraccare e ripartire dalla ISS”.

Anche l’azienda britannica GEPA Logistics si è vista rifiutare il progetto, in quanto “la dichiarazione di capacità di GEPA Logistics non conteneva alcuna descrizione di una capacità di volo spaziale che avrebbe fornito servizi di trasporto merci end-to-end con capacità di orbita terrestre bassa alla ISS”. GEPA è infatti un’azienda che si occupa del trasporto merci sulla Terra, via mare e via aria, ma non ha competenze in ambito spaziale.

L’unica azienda che si è candidata e che sta effettivamente sviluppando una capsula di rifornimento è la startup The Exploration Company. Questa azienda europea sta infatti progettando la capsula Nyx, scelta anche da Axiom per rifornire in futuro la propria stazione spaziale.

The Exploration Company, insieme a Thales Alenia Space, è stata anche selezionata dall’ESA per il programma LEO Cargo Return Service. La NASA, però, non ha selezionato l’azienda poiché non soddisfa i requisiti legati agli acquisti esteri e alle esportazioni, risultando quindi non conforme alle restrizioni del CRS-2.

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