L’8 novembre, alle 18:50 italiane, SpaceX ha eseguito un importante test con la capsula Dragon in versione cargo, arrivata sulla Stazione Spaziale Internazionale il 5 novembre. Per circa 12 minuti, la Dragon ha acceso 4 dei suoi 16 motori Draco, modificando così la traiettoria della ISS.
Si tratta della prima volta in cui una capsula Dragon effettua una manovra di questo tipo, poiché il compito di modificare l’orbita della Stazione è sempre stato affidato alle capsule russe. Più recentemente, anche le Cygnus di Northrop Grumman hanno dimostrato di poter eseguire questa manovra.
Il test è stato importante per SpaceX, dato che ha ricevuto un finanziamento dalla NASA di 863 milioni di dollari per sviluppare una capsula destinata a deorbitare la ISS.
Attualmente, l’inizio delle operazioni per smantellare la ISS è previsto per il 2029. L’avamposto umano nello spazio è abitato ininterrottamente dal 2 novembre 2000. Nel corso degli anni, grazie a numerose missioni, è stato possibile mantenere e aggiornare la struttura della stazione. Col tempo, però, sono emerse sempre più criticità strutturali, che hanno fatto aumentare i costi per le riparazioni.
Il nuovo obiettivo non solo della NASA, ma anche delle diverse agenzie nazionali, è iniziare a realizzare le infrastrutture per colonizzare la Luna.
Il test effettuato con la Dragon ha dimostrato la capacità della capsula di SpaceX di modificare l’orbita della ISS. Utilizzando i quattro motori Draco per 12 minuti e 30 secondi, la Dragon ha innalzato l’apogeo della ISS di circa 0,11 km e il perigeo di 1,13 km. Nonostante le numerose missioni, è la prima volta che SpaceX esegue una manovra di questo tipo.
I dati raccolti serviranno all’azienda per sviluppare la capsula per deorbitare la ISS, che sarà dotata di 46 motori. Questi non saranno mai accesi tutti contemporaneamente, ma solamente al massimo 26 alla volta. Una volta giunta sulla ISS, le manovre per far rientrare la stazione inizieranno circa un anno e mezzo dopo.