La missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), partita il 7 ottobre 2024 alla volta del sistema binario di asteroidi Didymos, ha completato con successo la sua prima, critica manovra nello spazio profondo.
Il 23 ottobre 2024, la sonda ha acceso i tre propulsori di controllo orbitale per 100 minuti, dando il via alla manovra. Questa accensione, seguita da un’altra più breve due giorni fa, il 6 novembre, ha permesso di modificare la velocità di Hera di circa 146 m/s, inserendola su una traiettoria che le consentirà di effettuare un’assistenza gravitazionale su Marte nel marzo 2025.
Questo risultato segna un momento importante per la missione, che analizzerà le conseguenze del primo test di deviazione di un asteroide della storia, condotto dalla missione DART della NASA nel 2022.
Le manovre nello spazio profondo, come quelle eseguite da Hera, sono spesso suddivise in più fasi. La prima accensione dei propulsori, più lunga, compie la parte principale del lavoro, mentre la seconda, più breve, serve a correggere eventuali imprecisioni e fornire il resto della spinta necessaria.
Dopo il lancio, il team di controllo di Hera presso il Centro Operazioni Spaziali Europeo (ESOC) dell’ESA in Germania ha effettuato tre accensioni di prova nelle settimane successive, per testare il corretto funzionamento dei sistemi. Queste prove hanno permesso di preparare al meglio la manovra del 23 ottobre, durante la quale sono stati utilizzati i radiotelescopi dell’Agenzia in Spagna, Argentina e Australia per tracciare la sonda e misurarne la velocità prima e dopo l’accensione.
“Stiamo ora analizzando la nuova traiettoria di Hera dopo la seconda accensione” ha spiegato Francesco Castellini, del team di Dinamica del Volo dell’ESOC. “Sembra essere andata molto bene. Il 21 novembre eseguiremo una piccola correzione di poche decine di cm/s per perfezionare ulteriormente la traiettoria, in vista del sorvolo di Marte”.
Il sorvolo di Marte nel marzo 2025 giocherà un ruolo fondamentale per la missione Hera. Grazie all’assistenza gravitazionale del Pianeta Rosso, la traiettoria della sonda verrà modificata in modo da raggiungere il sistema di Didymos in anticipo rispetto a quanto sarebbe stato possibile senza questo passaggio, con consistenti risparmi di propellente.
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Hera approfitterà del sorvolo di Marte anche per effettuare alcune osservazioni scientifiche. Il team ESA ha infatti disegnato una traiettoria che farà passare la sonda a soli 300 km di distanza da Deimos, una delle lune marziane, prima di volare vicino allo stesso pianeta Marte. Questa sarà un’occasione unica per studiare questa piccola e misteriosa luna.
Dopo il sorvolo di Marte, Hera eseguirà una seconda manovra nello spazio profondo nel febbraio 2026, prima di una sequenza di manovre di avvicinamento agli asteroidi tra ottobre e dicembre dello stesso anno. Una volta raggiunto il sistema di Didymos, la sonda potrà iniziare la sua missione per rispondere a domande fondamentali sulla formazione e sulla struttura interna di questi corpi celesti.
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