Oggi, 6 novembre 2024, Donald J. Trump è diventato ufficialmente il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America al termine di una notte elettorale che già durante i primi conteggi dei voti nel mid-west ha mostrato il candidato repubblicano in vantaggio. Margine che si è ampliato sempre di più fino alla conferma del raggiungimento dei 270 grandi elettori, numero necessario per diventare presidente.
Serviranno ancora alcuni giorni per completare il conteggio definitivo ma l’esito è già chiaro. La domanda che ci poniamo ora è ovviamente relativa al settore spaziale: cosa farà Trump per lo spazio americano e come influenzerà quello mondiale?
Trump è già stato presidente dal 2017 al 2021 e questo ci dà alcuni indizi su come si potrebbe comportare durante il suo secondo mandato, ma altre indicazioni interessanti ci arrivano proprio dalla campagna elettorale appena conclusa. Non ci sono ancora dati ufficiali, ma è chiaro quanto il contributo di Elon Musk sia stato fondamentale per la vittoria di Trump. Contributo che ora avrà un prezzo.
Sicuramente assisteremo a quattro anni in cui il settore spaziale riceverà nuove libertà per crescere e mantenere la leadership americana sul resto del mondo. Leadership americana che di fatto è in mano a Elon Musk e SpaceX in alcuni ambiti come le telecomunicazioni dall’orbita terrestre bassa, il trasporto spaziale e le telecomunicazioni militari. Monopolio che ora potrebbe diventare ancora più solido.
Questo dominio americano potrebbe essere mantenuto dal Presidente Trump non solo grazie alla superiorità tecnologica americana ma anche tramite le imposizioni di dazi nei confronti dell’Europa. Limitazioni già annunciate in campagna elettorale in molti settori, che potrebbero coinvolgere anche il settore spaziale europeo.
L’ulteriore aspetto centrale della politica spaziale di Trump sarà senza dubbio il ritorno sulla Luna. Il nuovo presidente (secondo le leggi attuali) non potrà ricandidarsi nel 2028. Questo è un forte indizio sul fatto che durante i prossimi quattro anni Trump si adopererà per realizzare l’allunaggio di Artemis III entro quell’anno.
D’altronde lui stesso ci aveva già provato. Quando nel 2018 ha creato il programma Artemis, la terza missione era programmata per il 2024, anno in cui si sarebbe conclusa una consecutiva seconda presidenza Trump. Attualmente la data ufficiale di Artemis III è il 2026 ma dal punto di vista ingegneristico il 2028 appare più probabile e comunque molto ambizioso.
–> Per approfondire: Come cambierà lo spazio se Trump sarà Presidente degli Stati Uniti?
Un’altra incognita è cosa aspettarci in ambito di esplorazione marziana. Musk nelle ultime settimane ha più volte dichiarato di voler lanciare una Starship verso Marte senza equipaggio nel 2026/2027. Non è impossibile che SpaceX possa riuscire ad avere una Starship pronta per raggiungere Marte entro questa data. La vera domanda è se gli verrà permesso di “sporcare” il pianeta rosso con una Starship che rimarrà lì. Detto questo, ora è sicuramente più probabile che questi permessi gli vengano dati.
La rielezione di Donald Trump a Presidente degli Stati Uniti è sicuramente una notizia importante per il settore spaziale. Dopo una campagna elettorale intensa e anomala può non essere una sorpresa la vittoria di Trump e probabilmente il settore spaziale sarà uno di quelli che verrà stravolti di meno. È innegabile però che oggi, 6 novembre 2024, il mondo è un po’ cambiato.