Il 31 ottobre, la Commissione Europea ha assegnato ufficialmente al consorzio SpaceRISE il contratto di concessione per lo sviluppo, la distribuzione e la gestione del sistema satellitare di telecomunicazione dell’Unione Europea, chiamato IRIS² (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity, and Security by Satellite).
Questa costellazione dovrebbe rappresentare l’alternativa governativa a Starlink, ma il progetto è ancora in fase embrionale, e definirne tutte le applicazioni potenziali è troppo presto. L’accordo firmato il 31 ottobre, rappresenta l’ingresso nella fase finale del processo di assegnazione, con la firma dei contratti di concessione, prevista a dicembre 2024. A seguito della firma, le parti formalizzeranno gli impegni legali e finanziari necessari per dare avvio al progetto.
Il consorzio SpaceRISE è costituito dai tre principali operatori di reti satellitari europei: SES, Eutelsat e Hispasat. Queste tre aziende saranno a capo di un consorzio formato da diversi subappaltatori europei, rappresentativi di diversi segmenti dell’ecosistema satellitare, ma anche di diverse dimensioni e aree geografiche. Tra questi ci sono ad esempio Thales Alenia Space, OHB, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales SIX.
Il consorzio ha previsto specifici meccanismi per garantire una catena di fornitura completa e differenziata, promuovendo la partecipazione di piccole e medie imprese (PMI) e incentivando l’innovazione grazie alla partecipazione di nuovi attori del settore. Queste in particolare, sono state richieste esplicite dell’Unione Europea nella firma del contratto.
Un progetto pubblico-privato voluto a ogni costo
Il contratto di concessione, della durata di 12 anni, è strutturato come una partnership pubblico-privata per acquisire e mettere in funzione un sistema di oltre 290 satelliti, distribuiti su diverse orbite, e le relative infrastrutture di terra. Il sistema sarà operativo entro il 2030 per fornire servizi di connettività dedicati ai governi europei e, al contempo, offrire capacità per il mercato commerciale.
Il finanziamento del progetto IRIS² prevede un contributo sia pubblico, proveniente dall’Unione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), sia privato, a carico del consorzio SpaceRISE. In quanto contratto di lunga durata, che attraversa più cicli di bilancio, la Commissione Europea procederà inizialmente con un impegno di bilancio all’interno dell’attuale quadro finanziario pluriennale. Ulteriori fondi potrebbero essere assegnati dopo il 31 dicembre 2027, subordinati all’adozione di un programma successivo da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio, oltre alla reale disponibilità dei fondi.
IRIS² ha subito un cambiamento recente, dato che in precedenza era in valutazione una proposta di un consorzio diverso, formato da Thales Alenia Space e Airbus. Questa offerta, che era di 6 miliardi di Euro, ma che secondo diverse analisi poteva facilmente arrivare a 10 mialirdi di dollari, è stata considerata troppo costosa dall’Unione Europea. L’offerta del consorzio SpaceRISE non è stata resa pubblica, ed è stata accettata il 3 settembre 2024, spostando però il completamento del programma dal 2027 al 2030 attuale.