I principali obiettivi che SpaceX cercherà di raggiungere nel 2025 con Starship riguardano l’aumento dei lanci e il trasferimento di propellente. È quanto emerso da un’intervista fatta dal sito Spaceflight Now al dott. Kent Chojnacki, vice direttore del programma Human Landing System (HLS) della NASA.
Chojnacki ha iniziato parlando delle enormi differenze tra lo sviluppo dei due principali vettori che permetteranno di ritornare sulla Luna: SLS e Starship. La differenza principale riguarda la tipologia di contratto, in quanto per SLS è stato assegnato un contratto di tipo cost plus (o a costo maggiorato). Per il programma Human Landing System (HLS), con il quale la NASA ha assegnato a SpaceX lo sviluppo di una Starship lunare, il contratto è a costo fisso (fixed price).
Quest’ultima tipologia prevede che un’azienda, in questo caso SpaceX, sarà pagata solamente quando avrà dimostrato di ottenere determinati risultati nello sviluppo del progetto. Sono 27 le richieste che SpaceX deve soddisfare, tra queste vi è il rifornimento in orbita.
Chojnacki ha dichiarato che nell’estate del 2025, NASA e SpaceX condurranno una Critical Design Review (CDR), analizzando in maniera dettagliata il design della Starship HLS. Già nel mese di novembre di quest’anno, però, ci saranno aggiornamenti riguardo al design.
È emerso che per l’estate del 2025 SpaceX punta a eseguire il primo trasferimento di propellente tra due diverse Starship. Si tratta di uno dei punti chiave per portare la Starship HLS sulla Luna con tutto il carico necessario a supporto delle missioni.
SpaceX ha effettuato un primo test durante il terzo volo di Starship, avvenuto il 14 marzo, scambiando 10 tonnellate di ossigeno tra il serbatoio principale e l’header tank. L’azienda si è poi concentrata sul migliorare la manovrabilità sia del Super Heavy che della Ship, eseguendo con successo la prima cattura al volo e un rientro controllato nell’Oceano Indiano. Da marzo del prossimo anno SpaceX riprenderà i test sul trasferimento di propellenti, che spera di concludere entro l’estate.
Affinché ciò sia possibile, SpaceX dovrà sia raggiungere l’orbita con Starship sia aumentare la cadenza dei lanci. È possibile che, per quest’ultimo punto, emergano nuovi scontri con la Federal Aviation Administration. SpaceX ha infatti richiesto di aumentare il numero di lanci di Starship da Starbase a 25 all’anno, circa uno ogni due settimane. L’agenzia federale aveva programmato delle consultazioni pubbliche, rimandate poi a causa della vicenda legata allo sversamento di acque reflue industriali, dovute all’utilizzo del Water Deluge System, emersa ad agosto.
La NASA si aspetta che SpaceX riesca a effettuare un lancio a settimana molto presto, utilizzando sia i pad di lancio a Starbase che quello al Kennedy Space Center. Attualmente però, solamente un pad di lancio è operativo, quindi nei prossimi mesi potrebbero accelerare i lavori per ultimare gli altri due. Dopo aver completato la seconda Mechazilla a Starbase passeranno a quella alla rampa LC39A.
Chojnacki ha anche parlato dello sviluppo dell’interno della Starship HLS, affermando che SpaceX incontra gli astronauti almeno una volta al mese a Hawthorne, in California. A Starbase, invece, è presente un mock up di lander lunare, dotato di cabine, alloggi per l’equipaggio e laboratori. Affinché gli astronauti possano muoversi agilmente in preparazione alle “passeggiate” lunari, SpaceX sta lavorando a stretto contatto anche con Axiom, che sta sviluppando le tute.
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