Lunedì 14 ottobre 2024, durante l’International Astronautical Congress (IAC) a Milano, presso lo stand dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) si è tenuta la firma del contratto tra ESA e D-Orbit per lo sviluppo della missione di manutenzione in orbita RISE.
L’evento, a cui hanno presenziato il Direttore Generale ESA Josef Aschbacher, il Ministro dello Sviluppo Economico italiano Adolfo Urso, il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Teodoro Valente e astronauti ESA come Luca Parmitano, è un passo importante per l’ESA sulla strada verso la sostenibilità nello spazio.
RISE sarà una missione commerciale di manutenzione in orbita che dimostrerà di poter effettuare il rendez-vous e l’attracco in sicurezza a un satellite geostazionario. Il contratto firmato con D-Orbit come appaltatore principale è del valore di 119 milioni di Euro.
Dopo aver verificato che soddisfa tutti gli standard di prestazione, D-Orbit avvierà servizi commerciali di estensione della vita per i satelliti geostazionari.
ESA verso la sostenibilità spaziale
Il programma Space Safety dell’ESA si concentra sulla riduzione dei detriti spaziali e mira a creare un’economia circolare nello spazio, limitando l’impatto dei voli spaziali sulla Terra. Nell’ambito dell’iniziativa Zero Debris, l’ESA si impegna a progettare nuove missioni che impediscano la creazione di ulteriori detriti entro il 2030. Questo approccio prevede anche l’estensione della vita operativa dei satelliti, permettendo una maggiore produzione di dati e ricavi, promuovendo la sostenibilità e la competitività spaziale europea.
La collaborazione avviata con D-Orbit con la firma di questo contratto sottolinea l’impegno dell’ESA per la sostenibilità spaziale, consolidando il ruolo dell’Europa come leader nella manutenzione in orbita.
Holger Krag, responsabile della sicurezza spaziale dell’ESA, ha evidenziato come la partnership sfrutti tecnologie innovative, con l’obiettivo di posizionare l’industria spaziale europea in prima linea in questo nuovo mercato emergente. Una volta completata la dimostrazione della missione, D-Orbit gestirà autonomamente il satellite per fini commerciali.
RISE con D-Orbit
Il satellite RISE è progettato per un compito unico e complesso: gestire la manutenzione in orbita di altri satelliti, in particolare quelli geostazionari, che possono essere grandi quanto uno scuolabus e pesare oltre 6000 kg.
Sebbene RISE sia più piccolo, delle dimensioni di un minivan e con un peso di circa 3000 kg, è dotato di tecnologie all’avanguardia. Queste includono sistemi robotici avanzati, sensori di precisione e computer autonomi per permettere l’attracco sicuro e il funzionamento vicino ad altri veicoli spaziali.
Questa sarà la prima missione europea di manutenzione in orbita, segnando un traguardo importante per l’industria spaziale del continente. Grazie a nuovi sviluppi nei sistemi robotizzati, RISE renderà possibile estendere la vita operativa dei satelliti e contribuirà alla riduzione dei detriti spaziali, creando un ambiente spaziale più sicuro e sostenibile.
RISE sarà lanciato nel 2028 per una missione di 8 anni. Dopo i test iniziali, RISE si posizionerà nel cosiddetto “cimitero geostazionario”, dove si incontrerà con satelliti non più operativi. Il satellite utilizzerà tecnologie avanzate per agganciarsi ai satelliti non preparati, manovrandoli con precisione. Una volta dimostrata la sua efficacia, RISE si preparerà per le sue prime missioni commerciali, come aiutare satelliti per telecomunicazioni a corto di carburante a continuare la loro operatività.
Allo IAC2024 stanno succedendo tante cose. In questa pagina abbiamo raccolto tutte le notizie, annunci, interviste e contenuti relativi all’International Astronautical Congress 2024.