L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato ieri, 2 ottobre 2024, che è stata ultimata la costruzione della struttura della nuova antenna per le comunicazioni con lo spazio profondo a New Norcia, in Australia.
Il 19 settembre un’enorme gru ha ultimato il sollevamento della parabola riflettente da 122 tonnellate e 35 metri di diametro al di sopra della sua torre. L’inaugurazione e l’inizio delle operazioni per questa quarta antenna per lo spazio profondo, e la seconda in Australia, sono previste entro la fine del 2025.
Denominata NNO3, New Norcia 3, l’antenna permetterà alle sonde di comunicare con la Terra, inviando i dati raccolti dagli strumenti scientifici di bordo e ricevendo istruzioni di volo vitali per le operazioni di missione. I principali appaltatori per la sua costruzione sono Thales Alenia Space (Francia) e Schwartz Hautmont Construcciones Metálicas (Spagna).
Le caratteristiche dell’antenna
L’antenna New Norcia 3 è stata costruita in risposta alle crescenti esigenze di capacità dei programmi dell’ESA. Negli ultimi anni, la domanda di stazioni terrestri per lo spazio profondo è aumentata in modo significativo, a causa della partenza di missioni che inviano e ricevono ingenti quantità di dati. E le tre antenne della rete globale di stazioni terrestri dell’ESA, ESTRACK, ha ormai raggiunto il suo limite.
L’aggiunta di NNO3 alla rete permetterà di ridurre le richieste di capacità operativa per le missioni dell’ESA nei prossimi anni. Inoltre, fornirà nuove capacità per le missioni scientifiche, grazie a:
- Velocità di trasmissione dati più elevate per missioni lunari, astronomiche e nello spazio profondo, grazie all’ampliamento del range di downlink alle bande K e Ka.
- Prestazioni di downlink migliorate grazie all’arraying, la combinazione della ricezione dei segnali ricevuti dall’antenna per lo spazio profondo esistente del sito, NNO1, e dalla nuova NNO3.
- Nuove opportunità per la ricerca scientifica in ambito radiofonico, grazie all’aggiunta della capacità di uplink in banda Ka e di apparecchiature dedicate alla scienza radiofonica. Questo è stato richiesto per supportare l’esperimento MORE sulla missione BepiColombo dell’ESA/JAXA su Mercurio e l’esperimento 3GM sul Jupiter Icy Moons Explorer dell’ESA.
Uplifting news! 🏗️📡 The 122-tonne, 35-metre reflector dish has been placed atop our new deep space communication antenna in Australia. The antenna, our fourth, will ensure that we can continue to support our expanding fleet of deep space missions across the Solar System. pic.twitter.com/qbqmL3KXc8
— ESA Operations (@esaoperations) October 2, 2024
A che punto sono i lavori?
Dalla posa della prima pietra nel giugno 2022, è stata costruita la torre dell’antenna e sono stati assemblati l’alloggiamento azimutale e i contrappesi. Sono stati completati anche molti progetti infrastrutturali di base.
Il 19 settembre, anche la parabola dell’antenna è stata sollevato e installata sulla torre, in un’operazione che ha richiesto una precisione millimetrica. La combinazione del carico da 122 tonnellate con il raggio di sterzata di circa 20 m, dovuto al diametro del riflettore principale, ha richiesto l’uso di una rara gru mobile da 750 tonnellate portata appositamente da Perth, 140 km a sud-ovest di New Norcia.
Inoltre, in linea con gli obiettivi di sostenibilità dell’ESA, nel 2025 è prevista l’entrata in funzione di un secondo impianto fotovoltaico con una potenza massima di 100 kW presso il sito di New Norcia. Amplierà l’attuale impianto fotovoltaico da 250 kW, costruito nel 2017.
Il progetto NNO3 ha anche visto la costruzione di una nuova sala di controllo principale per le tre antenne australiane gestite dall’ESA. Questa struttura ha già visto l’azione operativa: è stato da qui che il team ha seguito il volo inaugurale del vettore europeo Ariane 6 utilizzando l’antenna di tracciamento del lanciatore del sito, New Norcia 2, nel luglio 2024.
Il futuro con NNO3
NNO3 sarà l’antenna per lo spazio profondo più all’avanguardia dell’ESA. Sarà dotata di feed di antenna crio-raffreddati in banda X e Ka, una tecnologia avanzata che è stata recentemente implementata nelle antenne Cebreros e Malargüe dell’ESA e che consente un significativo aumento della capacità di dati (fino al 40-80%, a seconda della banda di frequenza).
NNO3 è anche progettato per ospitare futuri aggiornamenti. In particolare una trasmissione dedicata in banda X (80 kW) per casi di utilizzo di emergenza, e uplink ad alta velocità di dati per missioni lunari (22.55-23.15 GHz). Sarà inoltre dotata del sistema Ground Station Monitoring and Control – Common Core (GSMC-CC) di nuova generazione.
Le capacità uniche di NNO3 consentiranno ai programmi dell’ESA di idere nuovi tipi di missioni, con requisiti tecnici senza precedenti. Per esempio la missione Vigil dell’ESA , il cui lancio è previsto per il 2031 e che effettuerà previsioni meteorologiche spaziali da L5, il quinto punto di Lagrange Terra-Sole, richiederà un collegamento di comunicazione continuo con la Terra, a cui contribuirà NNO3.
Oltre a servire principalmente le missioni dell’ESA, NNO3 sarà anche una preziosa estensione della più ampia rete collaborativa internazionale di antenne per lo spazio profondo. Al riguardo l’ESA è impegnata in una serie di accordi di supporto con agenzie spaziali partner. Per esempio, grazie alle sue capacità in banda K, NNO3 svolgerà un ruolo fondamentale nel downlink scientifico del Nancy Grace Roman Space Telescope della NASA.
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