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I preparativi per la cattura al volo. I progressi di Starship

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Ad agosto il quinto volo di Starship sembrava ormai imminente, ma vedendo i lavori che SpaceX sta ancora eseguendo alla rampa di lancio, è chiaro che dovremmo attendere ancora diverse settimane. Per il quinto volo SpaceX si sta concentrando nella preparazione al primo tentativo di cattura al volo del Super Heavy, ma per renderlo possibile ha dovuto effettuare molte modifiche a Mechazilla. Forse per la prima volta non è quindi la mancanza dei permessi da parte della Federal Aviation Administration a tenere a terra la Ship 30 e il Booster 12.

Nel frattempo, la stessa FAA ha cancellato gli incontri pubblici per raccogliere i pareri dei cittadini riguardo all’aumento dei lanci di Starship da Starbase, un’attività che stavano eseguendo prima di concedere a SpaceX i permessi per aumentare il numero di lanci nel 2025. Ciò è dovuto a un’inchiesta da parte di CNBC sullo sversamento di acque reflue industriali a Starbase.

Ecco le principali novità legate al progetto di SpaceX in questo nuovo articolo della rubrica “I progressi di Starship”. Vi ricordiamo che la rubrica esce anche in formato video, che potete trovare qui:

Allenare e rinforzare i bracci

Il B14.1 è un piccolo serbatoio utilizzato per i test con i bracci di Mechazilla, e il 7 agosto ha fatto ritorno sul pad di lancio. A giugno, SpaceX aveva già effettuato alcune prove con il B14.1, ma in quell’occasione aveva collaudato il movimento di un solo braccio della torre. Dopo diversi lavori e modifiche, e grazie ai dati ottenuti, nel mese appena trascorso i tecnici hanno potuto testare il movimento di entrambi i bracci.

Una volta collocato il B14.1 sul pad, gli operai hanno installato sei bumper (tre per ogni braccio) realizzati con lastre di acciaio e una struttura interna in grado di assorbire gli urti. Grazie all’utilizzo di B14.1, SpaceX ha potuto collaudare questi nuovi bumper per verificare che non danneggiassero troppo il prototipo in caso di movimenti troppo bruschi o imprecisi dei bracci.

Sembrerebbe che questi nuovi dispositivi di ammortizzazione abbiano superato i test, poiché li hanno poi installati per tutta la lunghezza dei bracci. Ciò è avvenuto dopo la rimozione del B14.1, che ha lasciato il pad di lancio il 17 agosto.

I bumper sono installati su una rotaia in grado di sollevarsi, e sarà quella su cui si appoggeranno i perni del Super Heavy. Il movimento di queste rotaie servirà ad assorbire parte dell’energia del booster durante le ultime fasi della cattura.

Inoltre, per rinforzare la struttura dei bracci, soprattutto nella parte vicina alla torre, gli operai hanno saldato delle piastre nei punti in cui le strutture tubolari erano state unite tra loro.

Attualmente non si hanno indicazioni da parte di SpaceX riguardo a una possibile data di lancio, sebbene un’indicazione sia arrivata da Catherine Koerner, amministratore associato dell’Exploration Systems Development Mission Directorate presso la sede centrale della NASA a Washington. Koerner ha infatti dichiarato che il quinto lancio di Starship è previsto in autunno.

Violazione del Clean Water Act

Il 20 agosto, la Texas Commission on Environmental Quality (TCEQ) ha multato SpaceX per aver versato acque reflue industriali nelle aree vicine al complesso di lancio di Starship di Starbase, violando il Clean Water Act. La multa ammonta a 3750 dollari ed è attualmente l’ultimo capitolo di una vicenda emersa il 12 agosto, con la pubblicazione di un articolo da parte di CNBC.

CNBC ha riportato una vicenda risalente all’estate 2023, quando un ufficio del TCEQ aveva ricevuto un avviso secondo il quale SpaceX stava rilasciando nell’ambiente acqua senza autorizzazione.

Questi scarichi sono dovuti all’utilizzo del Water Deluge System (WDS), impiegato a partire dal secondo volo di Starship per proteggere la base del pad di lancio. Il primo test a piena potenza di questo nuovo sistema è avvenuto a luglio dello scorso anno e già allora la CNBC aveva riportato che tale prova fosse stata condotta senza che SpaceX avesse ottenuto i permessi.

Il 25 agosto 2023, l’Environmental Protection Agency (EPA) ha avviato un’indagine, conclusa poi il 13 marzo 2024 con l’emanazione di una notifica formale di violazione a SpaceX. Nonostante questo avviso, il giorno successivo SpaceX ha comunque proceduto con il terzo volo di Starship.

Entro 30 giorni dal comunicato dell’EPA, SpaceX avrebbe dovuto inviare una richiesta per ottenere i permessi, ma l’azienda ha atteso fino al 1º luglio. CNBC ha intervistato Kenneth Teague, un ecologo costiero con decenni di esperienza in valutazioni ambientali. Teague afferma che nel documento inviato da SpaceX vi siano diverse mancanze, come la temperatura dell’acqua che viene rilasciata nell’ambiente. Inoltre, vengono riportati livelli di mercurio che in diverse occasioni raggiungono i 113 microgrammi per litro, quando questi non dovrebbero superare i 2.1.

La risposta di SpaceX

In un lungo post su X, l’azienda ha dichiarato che le informazioni condivise da CNBC sono inesatte e che SpaceX era in possesso di tutti i permessi per l’utilizzo del WDS. SpaceX ha sottolineato come il WDS utilizzi acqua potabile per il suo funzionamento e che i test sono stati effettuati sotto la supervisione del TCEQ. L’azienda ha inoltre dichiarato di operare sotto il Texas Multi-Sector General Permit, che regola gli scarichi di acque piovane industriali. L’EPA, secondo SpaceX, avrebbe inviato la notifica senza prendere in considerazione questo permesso.

Dopo i chiarimenti con l’EPA, SpaceX ha richiesto un permesso individuale, ovvero un’autorizzazione specifica per il trattamento delle acque reflue, al TCEQ. Questo permesso comprende anche il sistema ad acqua del nuovo pad di lancio attualmente in costruzione.

SpaceX ha inoltre dichiarato di aver richiesto sia all’EPA che al TCEQ se fosse necessario interrompere le attività che richiedevano l’utilizzo del WDS. I due enti hanno concesso all’azienda di continuare con le operazioni.

Per quanto riguarda i valori di mercurio, SpaceX ha dichiarato di aver commesso un errore di battitura nella compilazione della tabella, ribadendo che i valori registrati erano sempre al di sotto di quelli stabiliti dalla normativa.

Nel frattempo, la Federal Aviation Administration ha annullato due udienze che si sarebbero dovute tenere il 13 e il 15 agosto, per discutere degli impatti ambientali legati all’aumento dei lanci di Starship. SpaceX ha infatti richiesto all’ente federale i permessi per effettuare fino a 25 lanci in un anno. La FAA ha quindi iniziato il processo di analisi ambientale inerente a questo aumento, valutando anche i pareri dei cittadini.

A seguito delle informazioni trapelate dall’articolo della CNBC, la FAA ha deciso di rimandare le udienze per valutare al meglio la situazione e ottenere maggiori dettagli dalla stessa SpaceX.

Altri “pezzi di Starship” – Brevi novità e aggiornamenti

  • Il 3 settembre SpaceX ha spostato Starhopper, il primo prototipo che nel 2019 si sollevò da terra a Starbase, per un piccolo hop di 150 metri spinto da una prima versione del Raptor. Questo starhopper era posizionato all’entrata del sito di lancio da oltre tre anni, e svolgeva il ruolo di mascotte ma anche di torre meteo, di stazione di comunicazione e anche di stazione di protezione dal caldo per gli operai di Starbase. Questo starhopper sarà spostato sia per proteggerlo, dato che negli anni è già stato danneggiato più volte dalle partenze e dalle esplosioni di Starship, ma anche per far spazio a nuove infrastrutture.

  • L’8 agosto, presso il sito di Massey, SpaceX ha eseguito uno spin prime test con la Ship 30, controllando così il funzionamento delle turbopompe dei motori. Questa prova è stata effettuata a seguito della sostituzione di uno dei suoi motori Raptor. A differenza di altre situazioni simili, SpaceX ha ritenuto di non avere bisogno di eseguire uno static fire test.
  • Sempre a Massey, SpaceX ha trasportato anche un prototipo degli header tank che saranno montati sulla seconda versione di Starship. I due piccoli serbatoi saranno utilizzati per alcuni test strutturali.
  • La Ship 26 attualmente si trova parcheggiata al Rocket Garden e presto potrebbe essere smantellata. Il 14 agosto, infatti, i suoi motori sono stati rimossi e successivamente il prototipo è stato nuovamente collocato all’esterno. SpaceX ha utilizzato la Ship 26 per alcuni test strutturali e non è mai stata destinata al lancio, in quanto priva di ali e scudo termico.
  • Il 21 agosto, gli operai hanno montato la nona e ultima sezione della nuova torre di Starbase, che farà parte del secondo pad di lancio. SpaceX ha completato la costruzione della struttura principale di questa Mechazilla in 41 giorni, e presto inizieranno i lavori per l’installazione dei bracci.

  • Secondo uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters, durante il terzo volo di Starship, le esplosioni dei due prototipi avrebbero generato un “buco” nella ionosfera. Questo sarebbe rimasto aperto per circa un’ora, estendendosi per migliaia di chilometri.
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