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| On 2 settimane ago

Il secondo stadio del New Glenn è arrivato alla rampa di lancio per lo static fire test

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Blue Origin ha trasportato alla rampa di lancio LC 36 del Kennedy Space Center il secondo stadio del razzo New Glenn, per eseguire degli static fire test. Nei prossimi giorni l’azienda prevede quindi di accendere lo stadio, facendo funzionare i due motori BE-3U che lo alimentano per alcuni secondi.

Questo test fa parte della frenetica campagna di preparazione pre lancio che l’azienda sta effettuando per prepararsi al lancio inaugurale. Questo è previsto in una finestra di lancio che sarà aperta dal 13 al 21 ottobre, dato che il payload sono due piccoli satelliti della NASA diretti verso Marte.

Lo static fire test dovrebbe essere eseguito a inizio della prossima settimana, forse già lunedì 9 settembre, ma variabile a seconda delle condizioni meteo. Questo stadio è quello che verrà montato sul primo New Glenn, con l’unica modifica di un adattatore superiore per proteggerlo dalle intemperie durante il trasporto alla rampa e la sua permanenza all’esterno durante i test.

I prossimi test

Sembra che i piani di Blue Origin successivi a questo test siano quelli di riportare il secondo stadio in fabbrica e procedere all’integrazione con il primo stadio e anche con il carico utile. I due satelliti della missione ESCAPADE sono già arrivati al Kennedy Space Center ad agosto. Una volta che il razzo sarà assemblato e pronto verrà riportato alla rampa di lancio e prima del lancio verrà tentato un altro static fire test con il primo stadio.

Ci sono molte perplessità sul fatto che Blue Origin riesca a eseguire tutte queste operazioni prima del 13 ottobre, quando si aprirà la finestra di lancio. Non è chiaro nemmeno cosa succederà se il New Glenn non dovesse riuscire a partire in tempo per Marte e con che carico verrebbe tentato il lancio inaugurale.

Blue Origin inoltre, tenterà anche il recupero del primo stadio già durante il primo volo orbitale, con un rientro che avverrà sulla nave Jacklyne, chiamata così in onore della madre di Jeff Bezos. Sarà improbabile un successo del rientro al primo tentativo, ma è una cosa già successa. SpaceX ci mise 23 lanci prima di recuperare con successo il primo stadio del Falcon 9 per la prima volta.

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