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| On 4 settimane ago

L’equipaggio di Polaris Dawn è arrivato al Kennedy Space Center

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Il 19 agosto l’equipaggio della missione Polaris Dawn è arrivato al Kennedy Space Center, e ha tenuto una conferenza stampa per comunicare alcuni aggiornamenti prima del lancio. La partenza di questa missione è prevista per il 26 agosto, alle 09:38 italiane. La finestra di lancio rimarrà aperta per circa quattro ore. Il 26 agosto seguiremo in live il lancio sul canale Youtube di Astrospace.it:

Polaris Dawn sarà una missione storica e particolare. Si tratta della prima missione del programma Polaris, creato dal miliardario Jared Isaacman con la collaborazione di SpaceX. Il programma consiste di tre missioni, due con la Dragon e una con Starship. Durante questo primo lancio, verrà raggiunta la quota massima mai toccata da un equipaggio in orbita terrestre, cioè 1400 km. Questa quota sarà toccata solamente durante un’orbita, durante il primo giorno nello spazio.

Il precedente record era della missione Gemini 11, che arrivò a 1373 km. In tempi recenti invece, il record spetta alla missione STS-82 dello Space Shuttle, che arrivò a 620 km di quota. Durante la conferenza stampa, Isaacman ha comunicato che dopo il lancio verrà raggiunta una orbita di 1200 km di apogeo e 190 km di perigeo. Successivamente verrà alzato, una volta sola, l’apogeo a 1400 km.

Durante la seconda fase della missione verrà ridotta ancora l’orbita fino a un apogeo di circa 700 km. In questa fase e a questa quota verrà eseguita la prima attività extraveicolare della storia con un mezzo privato e un equipaggio civile, composto da Jared Isaacman, Scott Poteet, e le dipendenti di SpaceX Sarah Gillis e Anna Menon. Sarà questa uscita nello spazio il secondo grande obbiettivo di Polaris Dawn.

Gli obbiettivi di missione

Durante la conferenza stampa Isaacman ha mostrato chiaramente quali sono i quattro obbiettivi della missione Polaris Dawn.

  • Raggiungere la quota operativa di 1200 km e poi quella massima di 1400 km in apogeo.
  • Eseguire l’attività extraveicolare prevista per il secondo giorno.
  • Eseguire test di comunicazione laser fra la Dragon e la costellazione Starlink.
  • Eseguire oltre 40 esperimenti di 24 enti e università americane durante i cinque giorni in orbita.

Durante la conferenza stampa è stato anche mostrato il kit Starlink posto all’interno della Dragon che permetterà di connettersi costantemente con la Terra. Grazie a questo collegamento procederanno anche a trasmettere via live l’attività extraveicolare.

In merito all’uscita nello spazio Isaacman ha dichiarato che tutte le operazioni dureranno circa due ore, e che lui e Sarah Gillis usciranno nello spazio per circa 20 min a testa. Potet, che sarà pilota della capsula Dragon, ha dichiarato che negli ultimi due anni ha trascorso circa 2000 ore per prepararsi alla missione. 

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Gillis ha invece spiegato quanto hanno lavorato allo sviluppo di queste nuove tute, le prime mai sviluppate da SpaceX per uscire nello spazio esterno.

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