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| On 4 settimane ago

In arrivo una “Superluna blu” che non sarà blu. Ecco perché, e cosa osserveremo

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Il 19 agosto 2024 si verificherà uno degli eventi astronomici più attesi dell’estate: la cosiddetta “Superluna blu”, o “Superluna dello Storione”. In questa occasione, la Luna piena si troverò al perigeo, il punto di massima vicinanza alla Terra nella sua orbita ellittica.

Alle 20:26 italiane, poco dopo il tramonto, la Luna raggiungerà la fase di plenilunio a circa 361mila km dal nostro pianeta (contro una distanza media di poco più di 384mila km). Questa prossimità farà apparire il nostro satellite naturale leggermente più grande e luminoso del solito.

Nonostante il nome suggestivo, la Luna non assumerà alcuna colorazione blu: si tratta semplicemente di una denominazione popolare, che non ha alcun fondamento scientifico.

L’evento sarà visibile ad occhio nudo da tutta Italia, condizioni meteorologiche permettendo, ma l’utilizzo di un binocolo potrà arricchire l’osservazione permettendo di apprezzare meglio i dettagli della superficie lunare.

Perché una luna “blu”, e perché “Superluna dello Storione”?

Il termine “blu” non ha alcuna relazione con il colore dell’astro. Questa denominazione deriva da una tradizione anglosassone e si riferisce alla seconda Luna piena in un mese solare oppure, come in questo caso, alla terza Luna piena in una stagione che ne conta quattro, anziché le usuali tre.

Nel caso specifico, si tratta della terza Luna piena delle quattro previste nell’estate 2024. L’espressione once in a blue moon in inglese indica infatti un evento raro, paragonabile al nostro “una volta ogni morte del papa”.

Questa Luna piena è anche conosciuta come “Superluna dello Storione”. Superluna perché si tratta di uno dei pleniluni che si verificano quando il nostro satellite si trova entro il 90% del suo massimo avvicinamento alla Terra (il perigeo). La Luna piena, in queste occasioni, appare fino al 14% più grande e fino al 30% più luminosa.

Confronto tra una superluna e la Luna all’apogeo, ovvero alla massima distanza dalla Terra. Credits: NASA/JPL-Caltech

Il soprannome “dello Storione” arriva invece dalla tradizione dei nativi americani, che iniziarono ad attribuire nomi ai pleniluni dal 1930 circa. Per agosto, la Luna piena aveva il nome dello storione perché questo pesce era più facilmente catturabile in questo periodo dell’anno nella regione dei Grandi Laghi degli Stati Uniti d’America, dove i nativi dimoravano.

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Cosa osserveremo?

Durante l’evento, la Luna apparirà circa il 6% più grande e leggermente più luminosa rispetto a una Luna piena media. Questa differenza, però, sarà difficilmente percepibile ad occhio nudo per un osservatore non esperto.

Il momento migliore per l’osservazione sarà al sorgere della Luna, poco dopo il tramonto del Sole.  Alle 20:26 italiane, la Luna si troverà molto bassa sull’orizzonte, ad una distanza di circa 361mila km dalla Terra, in procinto di sorgere in direzione est/sud-est.

Se si avrà l’orizzonte est/sud-est sgombro e si riuscirà ad osservarla, in questa fase, a causa del maggiore spessore di atmosfera attraversato dalla luce lunare, la Luna potrebbe assumere una sfumatura rossastra, creando un effetto suggestivo.

Per chi non potrà osservarla, The Virtual Telescope Project tiene come ogni anno una diretta online per seguire assieme l’evento, raggiungibile qui.

Anche JUICE osserverà la Superluna

Tra il 19 e il 20 agosto 2024, tornerà verso casa la missione JUpiter ICy moons Explorer (JUICE) dell’ESA, lanciata il 14 aprile 2023 e attualmente diretta verso il sistema di Giove. Eseguirà infatti una manovra di assist gravitazionale, diversa da qualsiasi altra fatta finora: si tratta della prima manovra di aiuto gravitazionale doppio della storia, e del primo sorvolo Luna-Terra, chiamato LEGA (Lunar-Earth Gravity Assist).

Simulazione dell’assist gravitazionale Luna-Terra di agosto 2024. Credits: ESA/Lightcurve Films/R. Andres

Alle 23:16 italiane del 19 agosto, dopo essere stata eclissata per mezz’ora dalla Luna senza contatti con la Terra, JUICE raggiungerà il punto di massimo avvicinamento dalla superficie lunare, a un’altitudine di soli 700 km. Durante questo momento, le due telecamere di monitoraggio di bordo di JUICE scatteranno foto, e il radar RIME della missione avrà otto minuti per osservare da solo, con gli altri strumenti spenti o impostati in modalità silenziosa, la superficie della Luna.

Questa sarà la prima opportunità per il team di missione di testare propriamente RIME e le sue capacità, e avverrà proprio in corrispondenza dell’evento di Superluna.

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