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| On 1 mese ago

Sono arrivate le prime immagini di SKA-Low, uno dei due radiotelescopi dell’Osservatorio SKA

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In un sito remoto nella contea di Murchison, nell’Australia Occidentale, sulle terre tradizionali dei Wajarri Yamaji, sono posizionate 131 mila e 72 antenne del radiotelescopio SKA-Low, che ci promettono di svelare i misteri dei primi liardi di anni di vita del nostro Universo.

Le antenne sono divise in 512 stazioni (con 256 antenne per stazione), osserveranno a bassa frequenza (da 50 a 350 MHz) e sono state prodotte utilizzando il prototipo ideato e realizzato dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) in collaborazione con il CNR-IEIIT e l’azienda italiana Sirio Antenne.

L’8 agosto 2024, il consorzio SKAO (Square-Kilometre Array Observatory) ha presentato le primissime immagini di questo radiotelescopio. Mostrano la prima osservazione all-sky della durata di 24 ore effettuata da una sola delle 512 stazioni di SKA-Low, raccolta in un video.

In esso vediamo la Via Lattea che attraversa il cielo notturno, insieme alle più luminose tra le sorgenti radio conosciute, come le galassie NGC 5128 e M87. Ma sono state raggiunte anche sorgenti radio sorgenti meno brillanti, negli istanti in cui il piano galattico e il Sole si trovano sotto l’orizzonte. Queste immagini danno un primissimo assaggio delle potenzialità di SKA-Low: di cosa il radiotelescopio permetterà di fare, e del livello di sensibilità che riuscirà a raggiungere.

SKA-Low e SKA, il radiotelescopio più grande del mondo

Il telescopio SKA-Low costituirà l’array a basse frequenze del futuro Osservatorio SKA, che sarà il radiotelescopio più grande del mondo. SKA si comporrà infatti di due diversi siti:

  • SKA-Low, in Australia occidentale, con antenne a bassa frequenza, il cui precursore è il Murchison Widefield Array.
  • SKA-Mid, in Sudafrica, con antenne paraboliche a media frequenza, il cui precursore è MeerKAT.

SKA combinerà i segnali ricevuti da queste migliaia di antenne, distribuite su una distanza di diverse migliaia di chilometri, per simulare un singolo radiotelescopio gigante capace di una sensibilità e una risoluzione angolare estremamente elevate.

Una volta completato, quindi, SKA avrà un’area di raccolta totale di circa un chilometro quadrato. Opererà su un’ampia gamma di frequenze e le sue dimensioni lo renderanno 50 volte più sensibile di qualsiasi altro strumento radio. Inoltre, dovrebbe essere in grado di esaminare il cielo più di diecimila volte più velocemente di prima.

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Con l’arrivo di queste immagini, è cominciata la prima vera e propria fase operativa di SKA-Low. Ora, entro il 2030 è previsto il completamento dell’intera gamma a basse e medie frequenze, da 50 MHz a 14 GHz.

Questa la pagina ufficiale di SKAO.

In questo approfondimento video sul nostro canale YouTube, abbiamo parlato di SKA e di altri 6 telescopi attesi per i prossimi anni:

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