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Completato lo smantellamento del Caltech Submillimeter Observatory, in cima al Mauna Kea alle Hawaii

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Con i suoi 4207 metri, il Mauna Kea è la montagna più alta delle isole Hawaii e la seconda più alta di qualsiasi isola sulla Terra. Si tratta di un vulcano dormiente, dove l’aria è secca e le nuvole di solito si depositano ai piedi o lungo le brulle pendici, rendendolo uno dei siti migliori al mondo per fare astronomia.

Sulla cima del Mauna Kea si trovano alcuni tra i migliori telescopi del mondo, come il WM Keck Observatory, una partnership tra Caltech e Università della California. E al di sotto, nell’area designata “Submillimeter Valley”, dimora dall’inizio del 1985 il Caltech Submillimeter Observatory (CSO). O meglio, dimorava.

A luglio 2024, infatti, dopo decenni di tensioni tra scienziati e nativi hawaiani, il Caltech ha completato lo smantellamento del CSO dal Mauna Kea. L’annuncio della dismissione era stato dato già nel 2009 dal Caltech, ma solo nel 2015 il progetto è stato avviato, secondo quando delineato dal Decommissioning Plan for Maunakea Observatories dello Stato delle Hawaii nel 2010. Nel 2022 sono cominciate invece le operazioni effettive, ora completate.

Il telescopio sarà trasferito in Cile, con un nuovo nome, Leighton Chajnantor Telescope, nuovi strumenti e l’opportunità di ristabilire la propria posizione all’avanguardia nell’astronomia.

La fine di un’epoca di tensioni in cima al Mauna Kea

Sebbene le strutture abbiano portato alle Hawaii fama internazionale in campo astronomico e abbiano contribuito a dare impulso all’economia locale, i nativi hawaiani hanno a lungo considerato la vetta del Mauna Kea come il loro collegamento spirituale con il cielo, una sorta di cordone ombelicale tra la Terra e lo spazio. Per i nativi quindi, i telescopi costruiti sulla montagna sacra sono una profanazione.

Nel 2019, quando Caltech e Università della California hanno proposto la costruzione di un osservatorio di nuova generazione chiamato Thirty Meter Telescope, con diverse proteste e battaglie legali i nativi hawaiani e i loro sostenitori sono riusciti a fermare il progetto.

I manifestanti bloccano la strada di accesso principale al sito di Mauna Kea, alle Hawaii. Credits: Dan Dennison/Dipartimento delle risorse naturali e del territorio delle Hawaii

La dismissione definitiva dell’osservatorio CSO, quindi, segna la fine di un’epoca controversa, in cui la gente del posto e la nuova autorità dibattono sul futuro della montagna.

In risposta alle critiche pubbliche, infatti, l’Università delle Hawaii ha istituito nel 2020 il Center for Maunakea Stewardship, per supervisionare le operazioni sulla montagna. Ha collaborato a stretto contatto con il Caltech per smantellare l’osservatorio, in modo tale che durante tutto il processo fossero presenti dei nativi a garantire che la decostruzione fosse condotta in modo rispettoso, secondo il Conservation District Use Permit.

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Lo smantellamento

Lo smantellamento fisico del CSO è cominciato nel 2022. Il primo passo è stato rimuovere gli 84 pannelli che compongono la superficie dello specchio. Successivamente la struttura reticolare e le altre parti del telescopio, che sono stati imballati e immagazzinati nel porto di Kawaihae, sulla costa occidentale delle Hawaii.

La fine delle operazioni è avvenuta in questi primi mesi del 2024, durante i quali è stata rimossa la cupola geodetica argentata dell’osservatorio, sono stati smantellati gli edifici in loco e le fondamenta della costruzione, ed è stato ripristinato il terreno originario del sito.

Per i prossimi tre anni, il sito sarà monitorato per documentare il ripopolamento naturale passivo da parte della flora e della fauna della vetta. Nel video seguente, un timelapse della dismissione. Credits: NAOJ

L’eredità del Caltech Submillimeter Observatory

Nel corso dei suoi circa tre decenni di osservazioni, dal 1987 al 2015, il Caltech Submillimeter Observatory ha svolto un ruolo fondamentale in numerose scoperte scientifiche in campo astrofisico.

L’osservatorio è stato progettato inizialmente per rilevare alcune delle lunghezze d’onda della luce meno esplorate, comprese tra un terzo di millimetro e un millimetro, molto più lunghe della luce visibile e posizionate tra l’infrarosso e il radio.

Le sue scoperte hanno abbracciato un’ampia gamma di oggetti, tra cui comete, dischi di formazione planetaria attorno a stelle, galassie distanti e altro ancora. Sono state inoltre sperimentate nuove tecnologie di rilevamento, che hanno continuato a svolgere ruoli chiave negli osservatori spaziali e terrestri.

Un nuovo osservatorio in Cile per il Caltech

Attualmente, il telescopio CSO è imballato in container in un porto sull’isola delle Hawaii, dove attende di essere trasferito in Cile nel corso del 2025. Qui sarà installato sull’altopiano di Chajnantor, con il nuovo nome di Leighton Chajnantor Telescope, dall’inventore del telescopio, il defunto professore del Caltech Robert B. Leighton.

Il telescopio del Caltech Submillimeter Observatory verrà ora trasferito in Cile. Con nuovi strumenti aggiornati, l’osservatorio continuerà a fare scienza sotto un nuovo nome, Leighton Chajnantor Telescope. Credits: Sayer Houseal/Caltech

Il nuovo osservatorio, dotato di strumenti all’avanguardia, effettuerà osservazioni in tempo reale di eruzioni cosmiche, rimaste in gran parte inesplorate a lunghezze d’onda submillimetriche, e continuerà a osservare vivai planetari e stellari, nonché le galassie più distanti.

Si prevede che il Leighton Chajnantor Telescope cominci le sue osservazioni scientifiche nel 2027.

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