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| On 1 mese ago

Torna lo sciame meteorico dello Perseidi. Ecco come e quando vederlo

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Come ogni anno, in queste settimane la Terra sta attraversando la nuvola di detriti lasciata dalla cometa periodica 109P/Swift-Tuttle. Mentre lo fa, le piccole particelle di polvere e ghiaccio lasciate dalla cometa si incendiano a contatto con l’atmosfera e riescono a percorrere brevissimi tratti prima di essere disintegrate, andando a creare delle strisce visibili nelle notti buie che conosciamo come “stelle cadenti”.

In realtà si tratta appunto di uno sciame meteorico, conosciuto come lo sciame delle Perseidi perché la maggior parte di esse sembra provenire dalla direzione della costellazione di Perseo (radiante dello sciame). Anche se è già attivo dal 17 luglio, il picco dello sciame, ovvero il momento in cui sono visibili più meteore in cielo, quest’anno cadrà la notte tra il 12 e il 13 agosto 2024.

Al picco, è possibile vedere dalle 90 alle 100 meteore all’ora, cosa che rende le Perseidi uno degli sciami più ricchi che conosciamo.

Il 12 agosto 2024, la Luna sarà nella fase di Primo Quarto. Il disco lunare illuminato quasi per metà potrebbe essere un problema per l’osservazione, essendo molto luminoso. Tuttavia, in Italia tramonterà attorno alla mezzanotte, perciò è consigliabile uscire per cercare di osservare le Perseidi dopo quell’ora, così da poter godere di un cielo più buio.

Consigli pratici per l’osservazione

Per avere più possibilità di osservare un buon numero di Perseidi, per prima cosa è importante trovare uno spazio aperto sotto un cielo abbastanza buio, lontano dall’inquinamento luminoso dei centri abitati. L’alternativa migliore è quella di recarsi in montagna.

Inoltre, è consigliabile avere a disposizione almeno un’ora di tempo, per abituare gli occhi al buio e poter individare più facilmente le scie delle Perseidi.

Successivamente va individuato il radiante dello sciame, nella costellazione di Perseo, posta a mezz’altezza a nord-est nella parte centrale della notte. Si può scegliere di preferire questa direzione per cercare le meteore, oppure di sdraiarsi semplicemente a terra e guadare verso lo zenit, a centro del cielo.

Cielo del 5 agosto 2024 alle 22:00 circa. Credits: Stellarium

Consigli pratici per fotografare le Perseidi

Mentre per osservare le Perseidi non è necessaria alcuna attrezzatura, per fotografarle è fondamentale l’uso di un treppiede posizionato in modo che sia stabile, anche in previsione del vento, per evitare vibrazioni che possano causare il mosso durante le lunghe esposizioni. E poi di una fotocamera, una reflex per esempio.

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Sono consigliabili obiettivi grandangolari, che possano catturare porzioni di cielo maggiori. Ed è utile, ma non indispensabile, l’uso di un telecomando, per scattare sequenze di foto ed evitare di provocare vibrazioni sulla reflex.

Le impostazioni da utilizzare per fotografare le Perseidi sono circa le stesse utilizzate nel fotografare la Via Lattea. Modalità manuale, diaframma alla massima apertura, ISO alti tra 1600 e 3200 e tempi tra 10 e 30 secondi. Se non si utilizza un astroinseguitore, evitare tempi troppo lunghi: la Terra ruota, un movimento impercettibile all’occhio umano ma che viene registrato dai sensori della camera.

Per maggiori informazioni su attrezzatura astrofotografica, leggi alla fine di questo articolo.

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