Il 26 luglio SpaceX ha rilasciato un comunicato spiegando quale sia stato il problema che ha causato il fallimento della missione del 12 luglio del Falcon 9. Durante il lancio è stato possibile vedere dalla diretta una formazione di ghiaccio attorno al motore Merlin del secondo stadio. Questo era dovuto a una perdita di ossigeno liquido. Il Merlin ottimizzato per il vuoto, durante la sua seconda accensione, ha avuto un malfunzionamento che ha causato la perdita di tutti e 20 i satelliti Starlink che erano a bordo.
SpaceX ha dichiarato che, dalle analisi post volo, è emerso che la fuoriuscita proveniva da una crepa in una linea di rilevamento per un sensore di pressione collegato al sistema di ossigeno del secondo stadio. Quindi il malfunzionamento si è generato in un sistema secondario, utilizzato per controllare i parametri dello stadio. La crepa è stata generata dall’eccessivo carico, dovuto alle vibrazioni, a cui era sottoposta questa conduttura, e da un morsetto allentato.
Il motore Merlin del secondo stadio ha completato con successo la prima accensione, ma non la seconda prevista. La perdita di ossigeno liquido, infatti, ha causato il raffreddamento di diverse componenti del secondo stadio, tra cui la miscela utilizzata per l’avviamento del Merlin, il TEA/TEB. Il secondo avviamento, quindi, è avvenuto in condizioni non ottimali, danneggiando così il motore e causando la perdita di assetto del secondo stadio.
The FAA has given the green light for SpaceX to return to flight with the Falcon 9 rocket this weekend. pic.twitter.com/H7O2cYKPo4
— Stephen Clark (@StephenClark1) July 25, 2024
La modifica per riprendere i lanci
SpaceX ora è pronta a riprendere i lanci, dopo aver apportato alcune modifiche ai secondi stadi pronti per le imminenti missioni. Il problema, al momento, è stato risolto eliminando le componenti di questo sensore. L’azienda ha affermato che questo sensore non fa parte del sistema di sicurezza del Falcon 9 e i dati possono essere ottenuti da altri sensori presenti sul razzo.
Il 16 luglio, al sito di McGregor, in Texas, SpaceX ha effettuato uno static fire test proprio con un secondo stadio del Falcon 9. L’azienda ha infatti dovuto verificare il corretto funzionamento della modifica, con la supervisione della Federal Aviation Administration (FAA), per poter riprendere i voli.
Nel comunicato, SpaceX ha dichiarato di aver inviato i risultati delle analisi all’agenzia federale, comunicando anche le azioni correttive intraprese. Ora l’azienda è pronta a riprendere i lanci, dopo una pausa durata poco più di due settimane. La prima missione è già prevista per il 27 luglio, quando in Italia saranno le 6:21. A bordo del Falcon 9 ci sarà un carico composto da 23 satelliti Starlink, e il primo stadio sarà al suo diciassettesimo volo.
La FAA ha pubblicamente rilasciato dei permessi per riprendere i voli, affermando che durante il volo del 12 luglio non ci sono stati problemi alla sicurezza generale del pubblico, e quindi i voli possono riprendere, anche se l’indagine sull’incidente non è ancora conclusa.