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| On 2 mesi ago

Aggiornamenti da Starliner. Completati i test a Terra dei propulsori

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Boeing sta in queste settimane cercando di comprendere il motivo per cui i propulsori del sistema RCS di Starliner non hanno funzionato correttamente. Il problema si è verificato il 6 giugno, durante l’attracco alla Stazione Spaziale Internazionale. Da allora Boeing e NASA stanno cercando di comprendere al meglio lo stato di questi motori.

Per farlo hanno eseguito a Terra, al White Sands Test Facility in New Mexico, delle accensioni di prova di alcune copie dei propulsori di Starliner. L’obiettivo del test era osservare il degrado dei propulsori.

Durante il test, il propulsore è stato sottoposto a una sequenza di accensioni che ha simulato il comportamento reale, dalla fase di lancio al docking, con oltre 1.000 accensioni. Successivamente, è stato messo alla prova con cinque profili di accensioni, dall’undocking al deorbit, totalizzando 500 nuove accensioni. Sebbene il team abbia registrato terabyte di dati da questi test, l’obiettivo era ottenere ulteriori informazioni attraverso accensioni più simili a casi limite reali.

Dan Niedermaier, ingegnere capo di Boeing per i test dei propulsori, ha spiegato: “Abbiamo deciso di eseguire ulteriori profili con impulsi più lunghi e frequenti per vedere se potevamo simulare più da vicino le condizioni termiche più elevate che i propulsori hanno sperimentato in volo”.

In questo video abbiamo raccontato la storia della capsula Starliner, quella che potrebbe essere l’ultima capsula di Boeing:

Prossimi Passi e Aggiornamenti dalla NASA

Gli ingegneri di Boeing e NASA ora procederanno con lo smontaggio e l’ispezione dei propulsori testati a Terra. Come già avvenuto da alcune settimane, ancora una volta è stato promesso un aggiornamento durante una conferenza stampa per comunicare il ritorno a Terra della Starliner.

A oggi non è ancora stata fissata una data, ma in precedenza la NASA ha dichiarato che avrebbe voluto riportare a Terra la capsula prima dell’arrivo della missione Crew-9. Il lancio di quest’ultima è ancora fissato per metà agosto, ma potrebbe essere rinviata di qualche giorno in virtù dei problemi al Falcon 9.

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I due astronauti Wilmore e Williams stanno supportando l’equipaggio della Expedition 71 nelle ricerche e nella manutenzione della Stazione Spaziale. Entrambi gli astronauti per esempio, hanno partecipato a scansioni delle vene utilizzando il dispositivo Ultrasound 2. I medici a terra hanno monitorato le scansioni in diretta, mentre i due astronauti si alternavano nell’effettuarle.

Williams ha lavorato inoltre su due diversi studi: il primo riguardava l’uso dell’ambiente di microgravità per produrre fibre ottiche di qualità superiore rispetto alla Terra, mentre il secondo studio esplorava l’uso della fisica dei fluidi, come la tensione superficiale, per superare la mancanza di gravità nell’irrigazione e nella nutrizione delle piante coltivate nello spazio.

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