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| On 2 mesi ago

Intuitive Machines ha completato con successo i test sul motore VR900 in vista della missione IM-2

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Dopo il “successo a metà” dell’allunaggio del lander Nova-C Odysseus durante la missione IM-1, in Intuitive Machines stanno lavorando velocemente per completare i preparativi della prossima missione. L’azienda americana, ha comunicato il 16 luglio di aver completato con successo le fasi di test di certificazione del motore VR900.

Quest’ultimo verrà utilizzato nella missione IM-2, la seconda di Intuitive Machines che impegnerà un altro lander Nova-C. Questo importante traguardo non solo avvicina la missione IM-2 al lancio, attualmente ancora programmato per la fine del 2024, ma aumenta la fiducia di IM nel sistema propulsivo, visti i problemi riscontrati durante la prima missione. Un’altra conseguenza dell’allunaggio storto di Odysseus, infatti, è lo sviluppo ancora più rapido del potente motore VR3500, che Intuitive Machines ha intenzione di usare per i propri lander cargo.

Tra ingegneria aerospaziale e space economy

Il successo dell’hot fire test del motore VR900 (alimentato a ossigeno e metano liquidi) ha confermato le modifiche attuate da Intuitive Machines sul motore. Inoltre, questo motore è progettato per essere il più possibile scalabile, per progettare più scenari di missione, da piccoli carichi scientifici a importanti consegne di merci sulla superficie lunare.

Questo traguardo è importante in quanto le modifiche e gli aggiornamenti sono state conseguentemente “assorbiti” anche da motori ben più grandi come il VR3500.

Il progetto Moon RACER di Intuitive Machines

Intuitive Machines è stata da poco selezionata dalla NASA all’interno del programma Lunar Terrain Vehicle per lo sviluppo di un rover non pressurizzato per il trasporto di astronauti sulla Luna. Il contratto prevede che Intuitive Machines riceva 30 milioni di dollari per la prima fase progettuale del rover.

IM-2

Come già anticipato, IM-2 era prevista entro la fine del 2024 prima dei problemi riscontrati durante la missione IM-1. Di conseguenza, è logico ipotizzare che possa subire uno slittamento, anche se l’azienda continua a ribadire l’intenzione di lanciare negli ultimi mesi dell’anno. La missione porterà sulla Luna un altro lander NOVA-C, questa volta con un payload principale: una trivella chiamata PRIME-1 (Polar Resources Ice Mining Experiment-1).

Questa sarà in grado di eseguire dei veri e propri carotaggi del ghiaccio lunare, analizzandolo in loco. A bordo del NOVA-C di Intuitive Machines ci sarà anche un secondo piccolo lander, che si separerà prima dell’allunaggio, scendendo sulla superficie in modo autonomo.

Inoltre, ci sarà anche un satellite della NASA, che entrerà in orbita lunare, chiamato Lunar Trailblazer. Questo smallsat, dalla massa di 200 kg, sarà interamente dedicato allo studio e alla mappatura dell’acqua sulla superficie lunare. Questo cubesat era previsto fosse a bordo della missione Artemis 1, ma non è stato completato in tempo per il lancio nel 2022.

ANNUNCIO

Oltre a questi esperimenti, la seconda missione di Intuitive Machines sarà particolarmente importante per i suoi payload secondari. Ci sarà un satellite dell’azienda York Space, che verrà rilasciato in orbita attorno alla Luna e testerà funzioni di telecomunicazioni fra la Luna e la Terra. Oltre a questo ci sarà un payload secondario diretto verso l’orbita geostazionaria, chiamato GEO Pathfinder. Questa parte della missione sarà gestita da un dispender di Spaceflight Inc della gamma Sherpa, con a bordo il primo dimostratore tecnologico di Orbit Fab.

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