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| On 2 mesi ago

Ecco lo U.S. Deorbit Vehicle di SpaceX, il veicolo che deorbiterà la ISS

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SpaceX e NASA hanno mostrato per la prima volta il design del U.S. Deorbit Vehicle, un mezzo pensato per attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale e trascinarla nell’atmosfera, portandola alla distruzione e all’impatto nell’Oceano Pacifico. Questa operazione sarà effettuata alla fine della vita operativa della Stazione, attualmente prevista per il 2030. Questo mezzo sarà lanciato e agganciato al Nodo 2 della ISS circa un anno e mezzo prima del rientro ufficiale.

Questo mezzo, derivato direttamente dalla capsula Dragon, è stato sviluppato con un finanziamento da 863 milioni di dollari, data dalla NASA a SpaceX. L’annuncio di questo contratto è stato fatto il 26 giugno, ma il design di questo mezzo è stato mostrato durante una conferenza stampa congiunta solo il 17 luglio 2024.

Alla conferenza stampa della NASA hanno partecipato Ken Bowersox, associate administrator, delle operazioni spaziali alla NASA, Dana Weigel, manager del programma ISS alla NASA e Sarah Walker, direttrice del Dragon mission management di SpaceX. 

Il programma con cui è stato finanziato questo mezzo è stato sviluppato separatamente per la costruzione e lancio. SpaceX fornirà questo U.S. Deorbit Vehicle alla NASA, e poi separatamente SpaceX fornirà un servizio di lancio tramite un secondo contratto con il NASA’s Launch Services Program. Questa era una delle questioni aperte dopo l’annuncio di giugno, dato che era stato specificato che il contratto copriva solamente i costi di sviluppo e non di lancio.

I piani per il rientro della ISS

Dana Weigel ha dichiarato che inizialmente pensavano di poter deorbitare la ISS con tre capsule Progress, ma il segmento russo della ISS (dove queste capsule cargo attraccano) non dispone di sufficienti attracchi. Inoltre, sempre Weigel ha ribadito che la NASA sta lavorando per avere un periodo di sovrapposizione fra una stazione commerciale e gli ultimi mesi di attività della ISS.

Questo mezzo sarà costruito basandosi sulla Cargo Dragon, ma Weigel ha affermato che oltre metà del mezzo spaziale sarà nuovo. La capsula rimarrà sulla ISS per circa un anno e mezzo prima del rientro e durante questo periodo verranno realizzate diverse manovre correttive prima dell’ultimo rientro. Per questo motivo la capsula trasporterà molto più propellente di quello necessario al solo rientro.

La NASA ha affermato che attualmente il Sud dell’Oceano Pacifico è la zona obbiettivo per il rientro della Stazione. Inoltre, secondo gli attuali modelli nessuna componente della Stazione dovrebbe sopravvivere intera all’impatto con l’atmosfera, ma stanno comunque valutando delle operazioni per recuperare eventualmente qualche pezzo.

Le caratteristiche tecniche del U.S. Deorbit Vehicle

Questa Dragon modificata sarà dotata di 46 motori Draco, la versione usata già ora sulle capsule Dragon per il controllo di assetto e le correzioni orbitali. 16 motori saranno montati sulla Dragon, mentre 30 sul modulo di servizio cilindrico. La capsula Dragon sarà inoltre una capsula che ha già volato in precedenza, mentre solo questo nuovo modulo di servizio sarà costruito da zero.

ANNUNCIO

Dei 46 motori da 22 a 26 saranno usati per le manovre di trasferimento orbitale, cioè per far rientrare la ISS. Durante la conferenza hanno affermato che non ne saranno mai accesi più di 22-26 contemporaneamente. Durante il rientro, questi motori avranno una spinta totale di 10 KN.

Questa capsula Dragon sarà inoltre in grado di trasportare circa 6 volte la quantità di propellente di una Cargo Dragon normale, e di generare circa 3 volte più energia elettrica. Questi sono per lo meno i valori a cui stanno puntando.

Sarah Walker, di SpaceX, ha affermato che questa Dragon modificata avrà una massa a vuoto di circa 14 mila kg, e un carico di propellente di altri 16 mila kg. Il totale sarà quindi di 46 30 tonnellate. Nonostante il contratto di lancio non sia ancora stato confermato quindi, anche nel 2030 è probabile che saranno il Falcon Heavy o la Starship a portare in orbita questo mezzo. Un altro razzo potenzialmente capace di farlo sarebbe il New Glenn di Blue Origin. 

Ultimo aggiornamento 22:45 del 17/7 2024

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