A fine giugno è stato pubblicato un nuovo report del GAO, lo U.S. Government Accountability Office, relativo ai grandi progetti della NASA. Questo ufficio del governo americano ha il compito di vigilare e controllare le modalità e i progressi con cui vengono sviluppati i programmi federali. In questo report, viene in particolare mostrata per la prima volta la conclusione della confirmation review della NASA, svolta a fine 2023.
Secondo questa analisi, la NASA ha fissato con una confidenza del 70%, il completamento della missione di allunaggio per febbraio 2028. Questo vuol dire che con una percentuale del 30% è stimato possa essere anche più avanti. Questa analisi è relativa solamente al progetto Human Landing System (HLS), cioè lo sviluppo della Starship lunare.
La missione Artemis III si basa però sull’uso anche di SLS e Orion per raggiungere la Luna, oltre che sullo sviluppo delle tute spaziali di Axiom Space. Tutti elementi che non rientrano in questa analisi.
I risultato riportati dal GAO confermano anche che la NASA ha ottenuto una stima precisa del costo del programma HLS. Il costo totale stimato è di circa 4.9 miliardi di dollari, che copre tutte le attività fino alla valutazione post-missione, che avverrà entro 30 giorni dal completamento della missione.
Questo costo include l’opzione da 2.9 miliardi di dollari esercitata nel luglio 2021 per sviluppare e dimostrare l’HLS per Artemis III, nonché i costi per il lavoro svolto da SpaceX, Blue Origin e Dynetics prima della selezione di SpaceX come sviluppatore dell’HLS per Artemis III.
E il 2026?
Attualmente la data fissata per la missione Artemis III è la fine del 2028 e la NASA continua ad affermare che questa è la data obbiettivo. Recentemente l’Agenzia ha commentato al sito Spacenews il report del GAO, affermando che “”I dati di base dei costi e delle tempistiche riportati nel rapporto del GAO sono stime accurate e informate sui rischi al livello di confidenza congiunta (JCL) del 70%. L’uso da parte dell’agenzia di un JCL del 70% per informare le stime di base è un approccio conservativo che presuppone un’ampia realizzazione del rischio”.
Cathy Koerner, amministratrice del programma di sistemi di esplorazione della NASA, ha affermato il 7 giugno, un giorno dopo il quarto lancio di SpaceX, che la data del 2026 rimane ancora l’obbiettivo. Su questa data però pendono due grossi fattori. Come dichiarato dalla stessa Koerner, un passaggio fondamentale per Starship sarà il primo test di trasferimento del propellente nello spazio. Questo test è attualmente fissato per inizio del 2025.
Inoltre, la data di Artemis III non dipende solo da Starship, nonostante sia una delle componenti più ambiziose e più rischiose. Attualmente devono ancora terminare le analisi sulla capsula Orion che ha volato con Artemis I, e se la seconda missione dovesse essere nuovamente rinviata (attualmente è prevista per metà 2025) potrebbero arrivare a cascata molti ritardi anche sul terzo volo.
Per tutti gli aggiornamenti sullo sviluppo di Starship, è disponibile la rubrica “I progressi di Starship” qui.
Il report completo del GAO si può trovare qui.