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| On 5 giorni ago

Dal Giappone è partito con successo un razzo H3 con il satellite Alos-4

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Alle 05:06 italiane dell’1 luglio, dallo spazioporto di Tanegashima, è stato lanciato razzo H3 giapponese, con a bordo il satellite di osservazione terrestre Alos-4. Questo è stato un lancio particolarmente importante per il Giappone, dato il fallimento del primo lancio di certificazione del razzo H3 avvenuto a marzo 2023.

In quell’occasione a bordo era presente il satellite Alos-3, che venne distrutto. Un secondo volo di certificazione venne eseguito a febbraio 2024, dopo una indagine sull’incidente precedente. A bordo era presente un carico meno importante, e il lancio fu un successo. Con questo terzo volo, che è anche il primo operativo, il razzo H3 giapponese è definitivamente entrato in operatività. Entro al fine dell’anno sono presenti altri due lanci, mentre 4 sono quelli per ora fissati nel 2025.

H3 è un razzo fondamentale per il Giappone, dato che attualmente rappresenta l’unico accesso indipendente allo spazio del Paese. Il suo sviluppo è stato particolarmente travagliato, e il primo lancio di test che ha portato alla perdita del satellite Alos-3 particolarmente grave. H3 è sviluppato dalle Mitsubishi Heavy Industries, con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Giapponese.

H3 è anche un razzo pensato originariamente per competere nel settore commerciale. La sua versione base ha una capacità di circa 4000 kg in orbita di trasferimento geostazionaria, ma con diversi aggiornamenti, in particolare nel numero di booster a propellente solido, che può essere di 0, 2 o 4. Nella versione con 4 booster il carico verso l’orbita GTO arriva fino a 8000 kg.

Il satellite Alos-4

Gli Alos, chiamati in Giappone anche Daichi, sono una serie di satelliti sviluppati dall’Agenzia Spaziale Giapponese per l’osservazione della Terra tramite un radar ad apertura sintetica. Questa tecnologia permette di mappare tramite onde radio la superficie della Terra, e attraverso questi dati creare delle vere e proprie immagini. Si tratta di una tecnologia particolarmente utile in quanto l’osservazione non è impedita da condizioni meteorologiche o di illuminazione.

Alos-4 esegue una osservazione SAR in banda L, cioè con onde radio a 26 cm. Questa scelta è dovuta al fatto che la banda L permette di attraversare più facilmente la vegetazione per studiare il terreno rispetto alle bande X (3 cm) e C (6 cm) usate su altri satelliti SAR.

Attualmente è ancora funzionante e attivo il satellite Alos-2, ma il numero 4 che lo affiancherà e poi sostituirà garantisce prestazioni decisamente migliori. In particolare, il numero 4 prevede un’area di analisi maggiore, che passa da 50 km a 200 km. In questo modo sarà possibile effettuare mappature della stessa superficie in minor tempo. JAXA ha dichiarato che il quarto satellite riuscirà a mappare la stessa area del secondo satellite in un giorno invece che in quattro.

Il sito web dedicato alla missione.

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