Agenzie Spaziali
| On 1 settimana ago

La NASA ha selezionato 12 scienziati per la missione Hera dell’ESA, in partenza a ottobre

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A ottobre 2024 è prevista la partenza della missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la prima dedicata allo studio di un sistema di asteroidi. Il suo obbiettivo principale è infatti quello di studiare il sistema binario Didymos, inclusa la piccola luna Dimorphos, che nel 2022 è stato colpito dalla sonda DART della NASA per validare la tecnica dell’impatto cinetico per deviare un asteroide Near Earth.

La NASA ha annunciato ieri, 25 giugno 2024, di aver selezionato 12 scienziati per partecipare a questa missione, all’interno del programma Hera Participating Scientist. L’obbiettivo del programma è supportare gli scienziati delle istituzioni statunitensi alla partecipazione alla missione Hera, e affrontare temi come la difesa planetaria e la scienza degli asteroidi vicini alla Terra.

Nove degli scienziati scelti dalla NASA provengono da diverse istituzioni, tre sono invece del Jet Propulsion Laboratory dell’Agenzia. Diventeranno membri del team scientifico di Hera per i cinque anni di durata nominale della missione.

Riassunto della missione Hera dell’ESA, in partenza a ottobre 2024. Credits: ESA/Science Office

Gli scienziati selezionati

Dal JPL sono stati selezionati:

  • Bonnie Buratti, Fellow and Senior Research Scientist e attualmente Deputy Project Scientist per la missione Europa Clipper della NASA.
  • Mark Haynes, Radar System Engineer.
  • Ryan Park, Senior Research Scientist e attualmente Principal Engineer e supervisor del Solar System Dynamics group al JPL.

Gli scienziati partecipanti scelti dall’Agenzia sono:

  • Ingrid Daubar, dell’Università Brown di Providence (Rhode Island), scienziata planetaria i cui interessi includono crateri da impatto e altri fenomeni variabili sui pianeti terrestri.
  • Carolyn Ernst del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, geologa specializzata nell’evoluzione superficiale di pianeti, satelliti e piccoli corpi.
  • Dawn Graninger del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, fisica specializzata in impatti iperveloci e simulazioni idrodinamiche, co-investigator della missione DART.
  • Masatoshi Hirabayashi del Georgia Institute of Technology (Atlanta), ingegnere aerospaziale coinvolto in diverse missioni di esplorazione spaziale, che si occupa di operazioni spaziali, progettazione di orbiter/lander e tecniche di navigazione.
  • Tim Lister dell’Osservatorio di Las Cumbres di Goleta (California, USA), astrofisico la cui attuale area di ricerca sono le scoperte di nuovi asteroidi da parte di PanSTARRS e lo studio di Near Earth Objects.
  • Andrew Rivkin del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, astronomo planetario le cui ricerche si concentrano sullo studio degli asteroidi per scopi scientifici e di difesa planetaria.
  • Daniel Scheeres dell’Università del Colorado Boulder, ingegnere aerospaziale e professore illustre.
  • Timothy Titus dello U.S. Geological Survey a Flagstaff (Arizona), Research Space Scientist che studia i processi polari di Marte e si occupa di difesa planetaria.
  • Yun Zhang dell’Università del Michigan (Ann Arbor), Research Fellow.

Si prevede che Hera arrivi al sistema di asteroidi binari Didymos ala fine del 2026. Qui raccoglierà dati (non ottenibili da Terra) sulla massa e la composizione di entrambi i corpi, aiutando gli scienziati a valutare i cambiamenti causati dall’impatto cinetico della sonda DART.

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