Il 17 giugno 2024, Jake Sullivan e Ajit Doval, rispettivamente Consigliere per la Sicurezza Nazionale Americana (APNSA) e Indiana (NSA), hanno presieduto il secondo meeting riguardante l’inziativa “Critical and Emerging Technology” (iCET) tra USA e India. Dal momento del suo lancio nel gennaio 2023, questa iniziativa si è posta come obiettivo l’aumento della cooperazione strategica tra i due Paesi in vari settori tecnologici; dalle telecomunicazioni all’AI, dalla biotecnologia fino ad arrivare allo spazio.
I due “Advisors”, proprio durante il secondo incontro tenutosi a New Delhi, hanno anche espresso la volontà di incrementare il numero di collaborazioni; aprendo l’iniziativa ad altre nazioni, infatti, potrebbero aprirsi interessanti scenari sia dal punto di vista produttivo che da quello economico, con un abbassamento dei costi e di produzione e d’acquisto.
Oltre all’incontro iCET, i Consiglieri Sullivan e Doval hanno convocato una tavola rotonda che ha riunito amministratori delegati e leader di entrambi i Paesi. È stato proprio in questa occasione che sono emersi interessanti anticipazioni sulla collaborazione Stati Uniti-India in campo spaziale. Sembra infatti che si stia delineando uno scenario che prevede l’addestramento degli astronauti ISRO sulla ISS. Inoltre, ancora più interessante sembra essere una possibile cooperazione sul Lunar Gateway.
L’India ha annunciato solo a febbraio del 2024 il primo corpo astronauti indiano, formato da quattro uomini. Questi sono stati selezionati per partecipare al programma Gaganyaan, il primo piano per il volo umano in India. Questo programma prevede un volo di test della capsula omonima entro la fine del 2024 e uno nel 2025 per la prima volta con astronauti a bordo. La capsula Gaganyaan non potrà però attraccare alla ISS, ma in futuro potrebbero esserci collaborazioni degli astronauti indiani sulla ISS o su altre stazioni private.
La cooperazione spaziale tra USA e India
Come accennato, il tema “spazio” è stato inserito in un ampio scenario che destinerà più di 90 milioni di dollari nei prossimi cinque anni al U.S.-India Global Challenges Institute. Il fine è lo sviluppo tecnologico in vari ambiti. Con fondi da destinare a università e centri di ricerca, coinvolgendo start-up e industrie rispettivamente di India e USA. Esattamente come per gli altri settori, gli obiettivi spaziali sono molteplici e partono proprio dalla collaborazione tra astronauti NASA e ISRO sulla Stazione Spaziale Internazionale.
È stata presentata la volontà di fornire una formazione avanzata agli astronauti ISRO presso le sedi del Johnson Space Center di NASA. Successivamente, Sullivan e Doval hanno spostato l’attenzione sulla missione NISAR. Si tratta della prima missione congiunta tra NASA e ISRO che manderà in orbita un radar ad apertura sintetica, con frequenze in banda L ed S, per l’osservazione della Terra. Il satellite mapperà l’intera superficie terrestre due volte ogni 12 giorni. Inizialmente, la missione sarebbe dovuta partire a fine aprile ma a causa di un problema a un’antenna, è stata rimandata alla seconda metà dell’anno.
Gli altri punti e l’incognita Luna
Negli ultimi punti affrontati, i due Consiglieri hanno dapprima comunicato il lancio di una nuova partnership tra US Space Force e le startup indiane 114ai e 3rdiTech. In seguito, hanno comunicato un rafforzamento della cooperazione in ambito militare spaziale già annunciato in un precedente appuntamento tenutosi al Pentagono a maggio 2024.
Infine, hanno concluso annunciando la possibile partecipazione dell’India al Lunar Gateway, la stazione spaziale lunare di cui la NASA sta guidando la costruzione. Il Lunar Gateway è una collaborazione internazionale, che attualmente coinvolge USA, Canada, ESA e i Paesi Membri, il Giappone e gli Emirati Arabi Uniti. Non è stata comunicata una direzione per la possibile collaborazione indiana, che potrebbe essere legata a esperimenti da svolgere a bordo della stazione, oppure addirittura alla possibilità di portare astronauti indiani a bordo nel prossimo decennio.