La NASA ha comunicato che il ritorno a Terra della capsula Starliner e dei suoi due astronauti è rinviato dal 18 giugno al 22 giugno. Il rinvio servirà ai team di Boeing e della NASA per completare le operazioni di preparazione della Starliner ma anche per mettere in sicurezza la capsula. Negli ultimi giorni infatti sembra che i problemi al sistema di propulsione siano aumentati.
La Starliner si trova sulla ISS dal 6 giugno, per la sua prima missione con astronauti, ma non è ancora una missione operativa. Lo scopo del volo è quello di testare tutte le operazioni di volo, attracco e mantenimento nello spazio prima di iniziare, nel 2025, i voli regolari. Per discutere delle operazioni e i problemi che sta attualmente riscontrando in orbita la capsula, NASA e Boeing terranno una conferenza stampa il 18 giugno alle 18 italiane.
“Stiamo continuando a capire le capacità della Starliner per prepararci all’obiettivo a lungo termine di fargli compiere una missione di sei mesi con attracco alla stazione spaziale”, ha dichiarato Steve Stich, manager del Commercial Crew Program della NASA. “L’equipaggio eseguirà ulteriori operazioni con il portello per capire meglio la sua maneggevolezza, ripeterà alcuni test di ‘safe haven’ e valuterà il pilotaggio utilizzando la finestra anteriore”.
I problemi ai propulsori
La NASA ha inoltre comunicato che nei prossimi giorni verrà eseguito un test dei propulsori mentre la Starliner è ancora attraccata alla ISS. Sette degli otto motori principali verranno accesi in due diversi test, per la durata totale di un secondo di spinta. Si tratta di un test che non dovrebbe modificare la traiettoria o l’assetto della ISS. L’ultimo motore che non verrà acceso è offline e sembra che non possa essere riacceso in questa missione.
Anche durante l’avvicinamento alla ISS emersero problemi ai propulsori. Durante il primo tentativo di attracco cinque propulsori andarono offline, interrompendo l’attracco. Solo quattro furono rimessi in funzione per garantire l’arrivo alla ISS.
L’11 giugno la NASA ha poi dichiarato che sulla Starliner è stata trovata un’altra perdita di elio, portando il totale a 5. Una fu rilevata prima della partenza, e non corretta. Tre durante l’approccio alla ISS e una quando la capsula era già attraccata. La NASA ha però comunicato che è disponibile sufficiente elio per permettere il funzionamento dei propulsori. Questo gas infatti viene utilizzato non come propellente, ma per pressurizzare i motori. Attualmente non è stato comunicato se le perdite di elio sono collegate ai problemi di controllo dei propulsori e all’unico motore ancora non funzionante.
I motori della capsula Starliner sono sempre stati una faccenda piuttosto complicata, dato che non sono sviluppati e prodotti direttamente da Boeing, ma affidati a una azienda terza: Aerojet Rocketdyne. In questo video approfondimento abbiamo raccontato la storia di Starliner e anche del rapporto complicato fra le due aziende.