La luce è un fenomeno fisico di cui facciamo esperienza tutti i giorni, in ogni singolo istante, anche quando attorno a noi è buio e riusciamo a percepire solo il contorno degli oggetti. La luce è ciò che raccogliamo dal cosmo per conoscere i suoi abitanti, ed è il modo in cui riconosciamo visivamente ciò che ci circonda e ci mettiamo con esso in relazione. Ma da dove arriva, la luce? Qual è stata la sua origine nell’Universo? Quali sono le sue fonti attuali, e chi è riuscito a descriverne le caratteristiche?
Lo racconta in “Storia della luce“, edito da Il Saggiatore, l’astrofisica, insegnante e divulgatrice scientifica Giulia Fabriani. In questo saggio, l’autrice accompagna il lettore in un viaggio che comincia ai primordi del cosmo, subito dopo il Big Bang, e che si inerpica tra le molteplici manifestazioni nel cosmo di cui siamo parte della vera protagonista del volume: la luce.
“Storia della luce” comincia con il Big Bang, perché da qualche parte tutto deve essere iniziato, e poi ci accompagna in un’esplorazione di tutto ciò che nell’Universo emette luce. Svela al lettore non solo la sua natura, le sue manifestazioni e il suo ruolo fondamentale nel cosmo, ma anche le storie degli scienziati che hanno permesso di conoscerla.
Ripercorrendo le tappe fondamentali della nostra comprensione della luce, l’autrice passa per gli studi di Isaac Newton e quelli di Albert Einstein, e coinvolge poi anche altre figure meno conosciute ma comunque di rilievo che nel corso del tempo hanno dedicato le loro ricerche a comprendere le diverse caratteristiche della radiazione in ogni sua forma.
La dualità onda-particella, la formazione dei colori dell’arcobaleno e le radiazioni che attraversano il cosmo sono solo alcuni dei fenomeni che l’autrice propone e spiega, con un linguaggio chiaro e accessibile. Parla di stelle singole ma anche di buchi neri, di galassie e strutture più vaste. Lo fa in modo coinvolgente e con esempi che catturano l’attenzione del lettore.
Forse è un po’ difficile da riconoscere una vera e propria struttura dietro l’organizzazione scelta dall’autrice per ordinare gli argomenti trattati, che al lettore meno avezzo di certe nozioni può sembrare confusionaria e poco lineare.
Ho notato anche che l’autrice, soprattutto nella parte iniziale, non sottolinea che tutte quelle descritte sono teorie, e in quanto teorie – anche se comprovate da numerose osservazioni – potrebbero essere smentite o comunque modificate. Un lettore che non conosce ciò di cui si sta parlando potrebbe dare tutto per assodato e corretto, quando in realtà non abbiamo la certezza al 100% che il modello cosmologico standard sia il modo più corretto di descrivere l’Universo. Per quanto, attualmente, sia il migliore.
In ogni caso, il libro dal punto di vista divulgativo è interessante e coerente, e si rivolge a un pubblico ampio, dagli appassionati di scienza agli studenti, dai curiosi a tutti coloro che desiderano conoscere meglio questa affascinante realtà. Anche se la racconta soprattutto dal punto di vista astronomico, più che fisico, questo saggio sulla luce ci ricorda quanto essa dia un senso al nostro “vedere”, e una traccia al nostro “fare esperienza” quotidiano.
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