Ad aprile, quando è stato definitivamente approvato il bilancio NASA per il 2024, la missione Mars Sample Return ha ricevuto un taglio di finanziamenti importante, e di conseguenza un rinvio ufficiale per il ritorno dei campioni da Marte da inizio anni ’30 al 2040.
L’obbiettivo di Mars Sample Return è quello di recuperare dei campioni di rocce, polvere e atmosfera da Marte, che sono stati raccolti dal rover Perseverance. Questo rinvio mette quindi in difficoltà la missione stessa.
Per questo motivo, insieme al rinvio al 2040 la NASA annunciò ad aprile che avrebbe preso in considerazione anche proposte alternative dall’industria. Il 7 giugno sono state annunciate 7 aziende che hanno ricevuto un contratto per uno studio di fattibilità sulla loro proposta di recupero dei campioni marziani. Il contratto ha un valore massimo di 1.5 milioni e modalità a prezzo fisso, e una durata di 90 giorni.
Oltre a queste sette aziende, la NASA ha selezionato anche dei centri NASA per proporre delle soluzioni alternative a quella attualmente in fase di costruzione per Mars Sample Return.
“Mars Sample Return sarà una delle missioni più complesse che la NASA abbia mai intrapreso, ed è fondamentale portarla a termine più rapidamente, con meno rischi e a costi inferiori”, ha dichiarato l’amministratore della NASA Bill Nelson.
I centri della NASA selezionati sono il Jet Propulsion Laboratory (JPL) e il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory. Le aziende selezionate e il titolo dei loro progetti sono:
La missione Mars Sample Return è attualmente ancora una collaborazione internazionale e prevede un contributo dell’Agenzia Spaziale Europea. Non è quindi certo che questo contributo potrà continuare se la missione verrà integrata con un contributo industriale.