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| On 4 settimane ago

Aggiornamenti da Starliner: problema confermato, e nuovo tentativo il 5 giugno

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Il primo giugno Boeing, NASA e ULA hanno tentato nuovamente il primo lancio con astronauti della capsula Starliner. Si è trattato del secondo tentativo di lancio della missione CFT (Crew Flight Test); il primo fu effettuato il 6 maggio.

Questa volta le operazioni di lancio sono continuate fino a 3 minuti e 50 secondi dalla partenza, quando un computer a Terra (quindi non a bordo del razzo o della Starliner) ha comandato una interruzione delle operazioni. Dato che la finestra di lancio era istantanea, stoppare le operazioni negli ultimi minuti prima del lancio equivale a provocare uno scrub, cioè un rinvio.

Poche ore dopo il tentativo, Boeing (che costruisce la capsula Starliner), ULA (che gestisce e costruisce il razzo Atlas V) e la NASA hanno tenuto una conferenza stampa. Hanno dichiarato che il problema era a un computer delle strutture di terra, di responsabilità di ULA.

Tory Bruno il 2 giugno ha confermato che il problema è stato risolto, e che ora si attende che venga eseguito un test di certificazione. Bruno ha comunicato che è stato sostituito un “power chassis”.

Puoi rivedere la live del secondo tentativo di lancio qui. 

I problemi del secondo tentativo

Il problema in particolare era che uno dei tre computer (essendo che sono ridondanti) risultava in ritardo rispetto agli altri due, e questa desincronizzazione ha comportato l’hold automatico. Non è stato ancora comunicato se si tratti di un problema hardware o software.

Fino all’hold automatico avvenuto a 3 minuti e 50 secondi dal lancio, le operazioni di preparazione per la partenza si sono svolte come previsto, ma non sono mancati i problemi. Due ore prima del lancio è emerso un problema alle valvole del secondo stadio di Atlas V, che regolano il carico dell’idrogeno e dell’ossigeno liquidi nello stadio. Il problema era dovuto a un computer del sistema di terra, ed è stato “risolto” passano all’uso di un computer secondario.

Poi, venti minuti prima del lancio c’è stato un problema nella ventilazione delle tute degli astronauti, dovuto a un salto di tensione quando l’alimentazione è passata dalle strutture di terra alle batterie della capsula Starliner. La ventilazione è stata riattivata autonomamente dal controllo interno della Starliner.

Lancio rinviato al 5 giugno

Se fosse stato possibile risolvere il problema in poco tempo, un secondo tentativo di lancio poteva essere effettuato il 2 giugno alle 18:03 italiane. Non è stato così e ora la data fissata per il lancio di Starliner è il 5 giugno, con una data di backup per il 6 giugno.

Se non si dovesse fare in tempo per il 6 giugno, ULA ha dichiarato che serviranno circa 10 giorni di tempo per sostituire delle batterie a bordo del razzo Atlas V, che è pronto al lancio da fine aprile.

Durante la conferenza del primo giugno, Steve Stich, responsabile del Commercial Crew Program della NASA ha dichiarato che “è umano essere delusi per questa situazione”, confermando quanto al centro controllo siano rimasti delusi da un rinvio all’ultimo minuto.

Mark Nappi, vicepresidente di Boeing ha dichiarato che attualmente circa l’80% della certificazione della Starliner è completata, ma per concluderla bisognerà attendere la missione CFT e sperare che vada tutto bene. Solo se riusciranno a completare anche tutti i test e analisi sulla missione CFT entro novembre 2024, una volta conclusa, potranno garantire di essere pronti per la prima missione operativa di Starliner a inizio 2025.

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