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L’ESA sta progettando una nuova struttura per il centro di controllo a Darmstadt

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Ieri, 14 maggio 2024, l’ESA ha firmato un contratto con lo studio di architettura H2S Architekten con sede a Darmstadt, in Germania, per la costruzione di un nuovo futuristico centro di controllo presso l’attuale sito ESOC (European Space Operations Centre).

Il nuovo edificio intende modernizzare le vecchie strutture dell’ESOC, che hanno ospitato alcuni dei più grandi successi del volo spaziale europeo. Servirà a implementare gli spazi in vista delle molte missioni future, alcune in fase di sviluppo e altre già pronte alla partenza. Si tratta di una struttura che sarà efficiente, adattabile, sicura.

E soprattutto sarà ambientalmente sostenibile, per dimostrare nuovi livelli di efficienza e responsabilità ambientale, e alimentata da fonti energetiche sostenibili. Gli architetti seguiranno un concetto di progettazione flessibile che garantirà il massimo utilizzo possibile dello spazio disponibile. Simon Plum, capo delle operazioni di missione presso l’ESOC, ha affermato:

La flessibilità è una delle caratteristiche più importanti del nuovo edificio. Abbiamo molte missioni imminenti da svolgere, e questa struttura ci garantirà la capacità di adattarci ai nuovi requisiti e tecnologie, mentre continuiamo a fungere da centro di eccellenza europeo per le operazioni satellitari.

I preparativi per la costruzione del nuovo edificio inizieranno nel 2025.

Un ambiente di lavoro moderno

Con l’aumento del numero e della complessità delle missioni effettuate dall’ESOC, il vecchio centro non era più sufficiente. Il nuovo edificio operativo fornirà la capacità di supportare almeno due lanci o operazioni critiche in parallelo. Inoltre ospiterà un data center modernizzato, efficiente dal punto di vista energetico e ad alta disponibilità per la tecnologia informatica necessaria durante le operazioni di missione.

Il nuovo centro di controllo intende anche fornire un ambiente di lavoro attraente e moderno, che faciliterà la collaborazione del team pur rimanendo estremamente adattabile, oltre che in grado di tenere il passo con il settore in rapida evoluzione delle operazioni satellitari.

I percorsi di alimentazione attualmente previsti dal progetto intendono garantire un tempo di attività operativo superiore al 99.9%, senza la necessità di mettere l’edificio offline per la manutenzione. Le aree protette e l’infrastruttura di sistema, invece, garantiranno il massimo grado possibile di sicurezza operativa e informatica.

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Un modello della futura satellite control facility dell’ESA a Darmstadt. Credits: ESA / J. Mai

Lo sguardo rivolto al futuro

L’ESOC ospita le missioni spaziali più complesse d’Europa e il programma di sicurezza spaziale dell’ESA. I team dell’ESOC fanno volare le sonde dell’ESA su Giove, Marte, Mercurio, il Sole e gestiscono osservatori spaziali come Euclid e Gaia. Inoltre, controllano le costellazioni satellitari dell’Unione Europea. L’ESOC è anche responsabile della rete globale all’avanguardia di stazioni terrestri di tracciamento satellitare dell’Agenzia, e di molti altri servizi strategici per l’accesso autonomo dell’Europa allo spazio.

A ottobre 2024 partirà la missione Hera, la prima diretta verso un sistema di asteroidi binari. E nei prossimi anni sarà schierata LISA (Laser Interferometer Space Antenna), il primo interferometro spaziale, costituito da più satelliti che richiederanno alcune delle operazioni più precise e complesse mai concepite.

Il nuovo edificio del centro di controllo, secondo l’idea dell’ESA, fungerà da vero e proprio hub per l’impegno spaziale. Sarà la finestra dell’ESOC sullo spazio per il mondo esterno, con un design aperto e accessibile che offre trasparenza pur mantenendo la sicurezza operativa. L’edificio garantirà l’accesso ai visitatori, con spazi dedicati per ispirare e coinvolgere l’industria, i decisori, le parti interessate, i media e il pubblico, in concomitanza con il previsto centro visitatori dell’ESOC. Sarà inoltre dotato di nuove strutture che consentiranno all’ESA di fornire formazione ai suoi partner su una serie di attività operative satellitari.

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