Alle 10:12 dell’8 maggio, orario di Pechino (le 04:18 italiane) Chang’e 6 è entrata correttamente in orbita lunare, la prima fase di una missione che durerà altri 48 giorni. L’entrata in orbita lunare è stata confermata dall’agenzia spaziale cinese.
La sonda ora cercherà di modificare la sua orbita e inclinazione per posizionarsi nel modo migliore per eseguire l’allunaggio. Non sappiamo con precisione quando sarà tentato, ma sicuramente non nei prossimi giorni. Sul lato nascosto della Luna sta per tramontare il Sole. In particolare, sul cratere Apollo che è stato selezionato come zona di allunaggio per Chang’e 6, inizierà la notte lunare intorno al 13 maggio.
Dopo 14 giorni inizierà una nuova giornata lunare, e la sonda potrà scendere sulla superficie. La manovra di discesa è quindi previsto si svolgerà intorno al 28 maggio. Una volta che l’allunaggio sarà eseguito e i campioni di rocce raccolti come previsto, verranno trasferiti a bordo del modulo di risalita, la cui partenza dalla Luna è prevista a metà giugno. Il ritorno sulla Terra invece è al momento previsto per il 25 giugno.
Non è stata condivisa ufficialmente una timeline della missione, probabilmente anche in virtù delle modifiche che verranno effettuate in corso della missione. Queste date però non sono state l’unico mistero introno a questa missione prima del lancio.
Il rover misterioso di Chang’e 6
A bordo della sonda Chang’e 6 è stato visto anche un piccolo rover, montato su un lato del lander. Non si sapeva della sua presenza fino alla pubblicazione di una immagine della sonda, resa pubblica dopo il lancio dall’Agenzia spaziale cinese.
Non sappiamo quale sia il compito di questo rover, ne le sue caratteristiche tecniche. Sembrerebbe che, basandoci sulle informazioni diffuse dal Shanghai Institute of Ceramics (SIC), a bordo del rover ci sia uno spettrometro a infrarossi.
La presenza di questo piccolo rover è una delle differenze di questa missione rispetto alla Chang’e 5. La numero 6 è formalmente la copia della precedente, ma con alcune modifiche. Le più importanti sono la presenza di quattro diversi payload internazionali (di Svezia, Italia, Francia e Pakistan), oltre a questo rover.
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