Durante una conferenza stampa che si è svolta a Washington il 15 aprile, la Svizzera ha firmato ufficialmente gli Accordi Artemis, diventando il 37esimo Paese firmatario. La firma è stata effettuata dall’amministratore della NASA Bill Nelson e da Guy Parmelin, a capo del dipartimento degli Affari Economici, l’educazione e la ricerca della Federazione Svizzera.

Con questa firma la Svizzera è diventata il 37esimo Paese ad aver firmato gli Accordi Artemis, espandendo ancora di più la collaborazione del Programma Artemis di esplorazione lunare. Firmare questi accordi significa infatti avere accesso alla possibilità di collaborare con gli Stati Uniti al programma lunare.

Questa firma è infatti una condizione minima che la NASA richiede prima di poter collaborare ad Artemis. I 10 principi che compongono gli Accordi Artemis sono stati presentati dalla NASA a inizio 2020, e firmati dai primi otto Stati alla fine dello stesso anno.

“Oggi abbiamo segnato un gigantesco passo avanti nella partnership tra gli Stati Uniti e la Svizzera”, ha dichiarato l’amministratore della NASA Bill Nelson. “Dando il benvenuto nella famiglia degli Accordi Artemis, espandiamo il nostro impegno a esplorare l’ignoto in modo aperto e pacifico. La scoperta rafforza la buona volontà sulla Terra e siamo entusiasti di estendere i valori e i principi condivisi dai nostri Paesi allo spazio.”

La NASA ha inoltre annunciato che nei prossimi mesi e anni ci saranno altri Stati che firmeranno gli Accordi Artemis. Si tratta di una affermazione che fanno a ogni nuova firma, e rappresenta il fatto che queste firme richiedo accordi bilaterali fra i vari Paesi e gli USA.

Essi non sono infatti Accordi firmati volontariamente, ma richiedono una trattazione preventiva. Come già detto infatti, la firma degli Accordi comporta la possibilità di accedere a collaborazioni industriali e scientifiche con la NASA.