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| On 8 mesi ago

L’ultimo lancio del Delta IV Heavy di ULA

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Dopo quasi vent’anni di operatività, il vettore Delta IV Heavy di ULA effettuerà il suo sedicesimo e ultimo volo giovedì 28 marzo 2024. Il lancio è previsto dal Launch Complex 37B di Cape Canaveral e, come di consueto, vedrà “il più metallico dei razzi” (così soprannominato da ULA) raggiungere l’orbita con un satellite del NRO (National Reconnaissance Office).

Trattandosi anche questa volta di un payload militare, non sappiamo con precisione di che satellite si tratti. La NRO, infatti, è un ufficio del Dipartimento della Difesa americano che costruisce, lancia e gestisce i satelliti di osservazione terrestre militari.

La missione prende il nome di NROL-70. Una volta conclusa la missione NROL-70, i funzionari di SpaceX sperano di prendere presto il controllo del Launch Complex 37 e di “modificare, riutilizzare o demolire” l’infrastruttura di ULA per creare una nuova base di lancio Starship-Super Heavy entro il 2026.

 

Gli albori del Delta IV Heavy

Nel dicembre 2004 il Delta IV Heavy, con i suoi 72 metri di altezza, ha fatto il suo debutto con un volo dimostrativo dal Launch Complex 37 di Cape Canaveral. Questo evento ha costituito l’inaugurazione di uno dei razzi più potenti mai lanciati da Cape Canaveral. Dopo il pensionamento dello Space Shuttle, nel 2011, e fino all’inaugurazione del Falcon Heavy nel 2018, il Detla IV Heavy è stato il vettore più potente al mondo.

Nel novembre 2007 venne effettuata la seconda missione, durante la quale il vettore di ULA trasportò un satellite per la U.S Air Force incaricato di fornire un allarme tempestivo sui lanci di missili balistici intercontinentali.

Quella missione, la DSP-23, sottolineò le capacità del razzo di supportare gli obiettivi di sicurezza nazionale. Dopo quel successo, il Delta IV Heavy ha intrapreso la sua seconda missione nel gennaio 2009, consolidando ulteriormente la sua reputazione di vettore altamente affidabile. La statistica del 100% di lanci riusciti, tolto il volo inaugurale, è un dato di fatto. Per questo motivo questo razzo è stato utilizzato principalmente per il lancio di satelliti militari.

Nel 2024 è stato utilizzato anche per il lancio della prima missione di test della capsula Orion, chiamata Orion Exploration Flight Test-1. 

Il fascino infuocato del vettore di ULA

A differenza della sua versione più convenzionale (Delta V Medium), il Delta IV Heavy è costituito da tre stadi principali del Delta IV combinati in una differente configurazione per ottenere più spinta. Ogni booster è spinto da un motore RS-68A, che produce 3.1 MN di spinta (3100 kN). Nel complesso, il Delta IV Heavy ha la capacità di trasportare in orbita terrestre bassa poco meno di 30 tonnellate, e in orbita geostazionaria 14.2 tonnellate.

Alimentato da una combinazione di idrogeno liquido e ossigeno liquido, il Delta IV Heavy ha la spettacolare caratteristica di “un’accensione infuocata” appena prima del decollo, poiché l’idrogeno “galleggiante”, utilizzato per la fase di raffreddamento pre-lancio, si accende e si dissipa in una fiammata.

La caratteristica fiammata ripresa durante il lift-off della missione NROL-49. Credits. ULA

Il razzo Delta IV Heavy di ULA ha lasciato il segno non solo per il suo affidabile e puntuale trasporto di payload del NRO, della U.S. Air Force e della U.S. Space Force, ma anche per il suo ruolo chiave in due storiche missioni della NASA. Nel 2018, il Delta IV Heavy ha lanciato la sonda Solar Parker Probe della NASA, una missione con obiettivo lo studio dell’atmosfera esterna del Sole. Inoltre, nel 2014, il Delta IV Heavy ha lanciato il primo volo di test nello spazio della capsula Orion.

Tra Atlas V, Delta IV e Vulcan: ULA tra passato, presente e futuro

Il secondo razzo di ULA, l’Atlas V, è anch’esso pensionato, anche se ha ancora una decina di lanci programmati, tra i quali il trasporto della capsula Starliner di Boeing. ULA ha spostato la sua attenzione sul razzo Vulcan Centaur, che sostituisce sia l’Atlas V che il Delta IV Heavy.

Con il recente volo di prova di successo effettuato l’8 gennaio 2024, il Vulcan Centaur promette maggiore convenienza e flessibilità nei lanci spaziali. Una prospettiva importante per ULA, che attualmente sta affrontando un processo di vendita, con tre acquirenti attualmente in lista. Sembra che il più probabile sarà Blue Origin, l’azienda di Jeff Bezos che ha costruito anche i motori del primo stadio del razzo Vulcan.

Con l’ultimo lancio del Delta IV Heavy si conclude una importante fase della storia spaziale degli Stati Uniti, un periodo a cavallo dei due secoli, durante il quale è nata la stessa ULA, e nel quale gli Stati Uniti hanno iniziato a cambiare definitivamente il loro approccio all’industria spaziale.

La live del lancio si potrà seguire qui, e si interromperà pochi minuti dopo il lancio, dato il carico militare segreto.

Attualmente il meteo non è favorevole al lancio, con una percentuale positiva solo del 30%.

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