Le aurore che si verificano nelle magnetosfere planetarie sono tipicamente caratterizzate da intense emissioni radio, altamente polarizzate. Emissioni simili sono già state osservate in stelle di piccola massa magneticamente attive, così come nelle nane brune (che non hanno mai cominciato le reazioni di fusione nucleare), ma mai nel Sole.
Ora, un team di ricerca ha rilevato sul Sole emissioni radio di lunga durata, con larghezza di banda e altre caratteristiche simili alle emissioni radio aurorali. In particolar modo, le emissioni provenienti dal Sole si sono rivelate di due o tre ordini di grandezza più deboli rispetto a quelle già osservate in altre stelle.
Analisi risolte spazialmente, spettralmente e temporalmente suggeriscono che la sorgente si trova sopra una macchia solare dove è presente un forte campo magnetico convergente. Questi risultati offrono nuove intuizioni sull’origine di questi intensi lampi radio solari, e possono fornire una spiegazione alternativa per le emissioni radio simili alle aurore su altre stelle con grandi macchie.
Particolari lampi radio sul Sole
Le emissioni radio su cui si indagava sono state rilevate a circa 40mila km sopra una macchia solare, una regione del Sole relativamente fredda e con un campo magnetico molto attivo. Questa tipologia di lampi radio era stata precedentemente osservata solo su pianeti e stelle di ridotte dimensioni.
Questa strana emissione radio sopra alle macchie solari rappresenta il primo rilevamento di questo tipo” ha affermato Sijie Yu, autore principale dello studio. “Il Sole emette spesso brevi lampi radio che durano minuti o ore. La sorgente rilevata dal team, utilizzando il Karl G. Jansky Very Large Array nel New Mexico, è durata oltre una settimana“.
I lampi radio delle macchie solari hanno anche altre caratteristiche piuttosto particolari. I loro spettri e la loro polarizzazione sono molto più simili alle emissioni radio prodotte nelle regioni polari della Terra e in altri pianeti con aurore.
Sulla Terra, e su altri pianeti come Giove e Saturno, le aurore si formano quando le particelle solari catturate dal campo magnetico del pianeta vengono attratte verso i poli, dove convergono le linee di campo. Mentre accelerano verso i poli, le particelle generano intense emissioni radio a frequenze di poche centinaia di kilohertz.
L’origine delle emissioni radio
L’analisi del team suggerisce che i lampi radio sopra la macchia solare osservata sono probabilmente prodotti in modo analogo a quelli delle aurore terrestri. Gli elettroni vengono intrappolati e accelerati dalla convergenza dei campi magnetici sopra una macchia solare, emettendo le onde osservate.
A differenza delle aurore terrestri, però, le emissioni radio sopra alle macchie solari hanno frequenze molto più elevate, da centinaia di migliaia di kilohertz a circa 1 milione di kilohertz. Questo risultato è facilmente spiegabile, essendo il campo magnetico delle macchie solari migliaia di volte più forte di quello terrestre.
Emissioni radio simili sono state precedentemente osservate in alcuni tipi di stelle di piccola massa. Questa scoperta introduce la possibilità che possano provenire da grandi macchie stellari. “La scoperta ci entusiasma, poiché sfida le conoscenze attuali sui fenomeni radio solari. E apre nuove strade per esplorare le attività magnetiche, sia nel nostro Sole che in sistemi stellari distanti” ha affermato Yu.
Le ricerche continuano
Il crescente numero di missioni dedicate all’eliofisica della NASA è particolarmente adatta per continuare a indagare sulle regioni di origine di questi lampi radio, ha spiegato Natchimuthuk Gopalswamy, eliofisico e ricercatore di radio solare presso il NASA Goddard Space Flight Center.
Ad esempio, il Solar Dynamics Observatory monitora continuamente le regioni attive del Sole, che probabilmente danno origine a questo fenomeno.
Nel frattempo, il team di Sijie Yu prevede di riesaminare altre emissioni radio solari per individuarne altre con caratteristiche simili alle aurore.
Lo studio, pubblicato su Nature Astronomy, è reperibile qui.
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