Il 29 Gennaio scorso, il Jet Propulsion Laboratory (JPL) ha emesso una Request For Proposal (RFP) per future missioni robotiche marziane da svolgersi con la collaborazione di aziende private. Le proposte andavano presentate entro lo scorso 27 Febbraio, e passeranno al vaglio della NASA durante il mese di Marzo, con l’obiettivo di rendere pubblici i vincitori ad Aprile.
Gli studi – del valore compreso tra 200mila e 300mila dollari – andranno condotti nell’arco di dodici settimane. I loro risultati dovrebbero essere resi pubblici in estate. L’RFP del JPL si concentra su quattro missioni di riferimento:
- Portare fino a 20 kilogrammi in orbita marziana.
- Portare fino a 1250 kilogrammi in orbita marziana.
- Fornire servizi di imaging della superficie marziana ad alta risoluzione.
- Fornire servizi di relay per le comunicazioni tra la Terra e Marte.
Eric Ianson, direttore del programma di esplorazione di Marte alla NASA, ha affermato: “Siamo molto interessati a vedere ciò che il settore commerciale può offrire”.
Lacune da colmare
Tramite questi studi, la NASA potrà valutare se il settore commerciale sia in grado di colmare alcune delle lacune che si verranno a creare nei prossimi anni riguardo “l’infrastruttura marziana”. Con ciò si intendono soprattutto le comunicazioni tra Marte e la Terra.
Attualmente, queste comunicazioni sono garantite da una serie di orbiter alquanto datati: MAVEN, Mars Odissey e Mars Reconnaissance Orbiter. Tutti stanno ormai operando ben oltre la loro prevista vita operativa. Ciò rappresenta un problema, se si considera che il numero di missioni e la quantità di dati da trasmettere a Terra sono destinati ad aumentare nei prossimi anni.
Il discorso è analogo per i servizi di imaging ad alta risoluzione. Il cavallo di battaglia della NASA, in questo senso, è la fotocamera HiRISE montata sul Mars Reconnaissance Orbiter, che proprio in questi giorni compie 18 anni di attività attorno al Pianeta Rosso.
Lo spazio commerciale
Questa è un’ulteriore dimostrazione di come la NASA – con l’obiettivo di ridurre i propri costi operativi – si stia sempre più spostando verso l’acquisizione di servizi dal settore commerciale. In orbita terrestre tutto ciò è ormai consolidato da anni, sulla Luna sta iniziando ora con le prime missioni del programma CLPS, Marte è la prossima frontiera.
Viene da chiedersi se questo non sia un embrione di un Programma CLPS “marziano”. Per quanto sia notevole che la NASA si rivolga al settore commerciale anche per l’esplorazione del Pianeta Rosso, sono molte le differenze rispetto al programma CLPS, come il fatto che per ora ci si limiti all’orbita marziana e non alla superficie. Questo comporta costi, tempi e sfide ingegneristiche di tutt’altro livello.