Alle 00:23 e 25 secondi italiane del 23 febbraio 2024, il lander Nova-C Odysseus di Intuitive Machines è atterrato sulla superficie della Luna. È il primo mezzo americano a riuscirci dal 1972, data dell’ultima missione Apollo della NASA.
Le cose durante l’allunaggio non sono però andate tutte alla perfezione, e qualche dubbio da dipanare rimane ancora anche dopo l’allunaggio. Intuitive Machines è riuscita a connettersi con il lander, ricevendo un debole segnale dopo circa 20 minuti di attesa, ma ancora non è chiaro in che posizione sia sceso e quali siano i problemi specifici. Solo nelle prossime ore e giorni sapremo con precisione se il lander avrà avuto qualche problema di assetto o se qualche ostacolo morfologico ha impedito le comunicazioni corrette.
Nova-C prima di iniziare l’allunaggio ha eseguito un’orbita lunare extra rispetto alla timeline inizialmente prevista, che ha ritardato di due ore l’orario di allunaggio. Sono poi emersi anche alcuni problemi durante la fase di discesa, ancora da chiarire, e successivamente un ritardo nello stabilire le comunicazioni. Nonostante questo, l’allunaggio si concluso con successo alle 00:23:25, quando è avvenuto il touchdown.
La prima parte della missione di Nova-C Odysseus
Il lander Nova-C Odysseus fa parte della missione IM-1 e rappresenta, come dice il nome, la prima missione interamente costruita e gestita dall’azienda americana Intuitive Machines. La missione è parzialmente finanziata dalla NASA per il programma CLPS.
Il lancio è avvenuto a mezzo di un Falcon 9 di SpaceX, alle 7:05 italiane del 15 febbraio 2024. 48 minuti dopo il lancio, si è separato dal secondo stadio del Falcon 9 e ha iniziato il suo viaggio in solitaria. Il giorno successivo, sono arrivati alcuni aggiornamenti da Intuitive Machines riguardo un paio di problemi, successivamente risolti. Il 17 febbraio, è stata comunicata la corretta esecuzione dell’operazione chiamata Engine Commissioning, consistente nell’accensione del motore principale per eseguire due manovre di correzione della traiettoria.
Nel pomeriggio italiano del 21 febbraio è avvenuto correttamente l’inserimento in orbita lunare. L’ultima grande manovra lo ha portato in un’orbita circolare di 92 km, successivamente modificata nella mattinata del 22 febbraio.
I problemi durante la discesa, e l’allunaggio
Qualche ora prima dell’orario di allunaggio previsto, Intuitive Machines ha deciso di effettuare un’ulteriore orbita lunare. A circa 40 minuti dal touchdown, l’azienda ha comunicato in live che i laser TRN/HRN a bordo di Nova-C Odysseus non stavano funzionando correttamente, e si era quindi optato per caricare una patch software e utilizzare i laser Nav Doppler Lidar, uno dei payload della NASA, come sensori di navigazione primari.
Nova-C Odysseus ha quindi cominciato la sua fase di discesa verticale in modo propulsivo alle 00:11 italiane. Durante la discesa, tutto è proceduto bene. All’altezza di 1 km dalla superficie, il lander ha spento il suo motore principale.
Dalle 00:24, orario previsto per l’allunaggio, fino alle 00:35 circa si è atteso per stabilire la comunicazione con il lander. Successivamente, Intuitive Machines ha dato conferma dell’allunaggio di Nova-C Odysseus alle 00:23:25 italiane. Il lander si trovava sulla superficie lunare e stava trasmettendo dati a Terra, anche se deboli.
Qui puoi rivedere la live dell’allunaggio:
Ora inizia il lavoro di Nova-C sulla Luna
La missione di Nova-C Odysseus sulla Luna è iniziata, ed è previsto duri fino alla fine del giorno lunare in corso, cioè per circa una decina di giorni. A ora, non è previsto che il lander si riaccenda dopo i successivi 14 giorni di notte lunare.
A bordo, Nova-C Odysseus trasporta 12 payload, di cui 6 payload commerciali e 6 esperimenti della NASA, principalmente dedicati allo studio dell’allunaggio e delle sue conseguenze sulla superficie lunare, ma anche all’ambiente circostante.
Gli esperimenti scientifici della NASA mirano a fornire dati essenziali per le future esplorazioni lunari e le missioni con equipaggio. Utilizzando una gamma di diverse tecnologie, essi studieranno il plasma degli elettroni sulla superficie lunare, acquisiranno immagini dettagliate del suolo, e dimostreranno nuove capacità di navigazione e misurazione per migliorare la precisione e l’efficacia delle missioni spaziali.
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