Agenzie Spaziali
| On 7 mesi ago

Il New Glenn è alla rampa di lancio per i primi test

Share

Blue Origin ha effettuato il primo rollout del razzo New Glenn il 22 febbraio 2024. Il razzo è stato posizionato in verticale presso il Launch Complex 36 (LC-36). Questo evento segna non solo la prima apparizione pubblica del veicolo spaziale, ma anche un importante passaggio verso il primo lancio, previsto entro la fine del 2024.

Il razzo, che porta il nome di John Glenn, il primo americano a orbitare attorno alla Terra, è alto 98 metri e ha un carico operativo verso l’orbita terrestre bassa di circa 45 tonnellate. È dotato di una fairing del diametro di sette metri con quasi 20 metri di altezza, sua principale caratteristica. Si tratta infatti del razzo della sua classe con più volume disponibile per il carico utile. Questa dimensione permette di alloggiare l’equivalente di tre autobus, dimostrando la notevole capacità del razzo di portare grandi carichi utili.

Il recente rollout fa parte di una serie di traguardi relativi alla produzione e ai test integrati che precedono il tanto atteso primo lancio di New Glenn. Qualche giorno prima di questo rollout è stato infatti trasportato alla rampa una precedente versione del razzo, un mockup con cui sono state testate le operazioni di trasporto.

Questa versione arrivata ieri alla rampa è invece un mezzo assemblato con vero hardware operativo, con quindi tutte le capacità di volare, se assemblato completamente.

I prossimi test

Blue Origin prevede di tenere il razzo alla rampa per circa una settimana, un periodo variabile a seconda delle condizioni meteo. Durante questo periodo verranno effettuati diversi test su questo hardware, che includono il caricamento di fluidi criogenici, il controllo della pressione nei serbatoi e dei sistemi di ventilazione del veicolo.

Questa campagna testerà anche per la prima volta i sistemi di supporto al lancio e di controllo a terra. A bordo di questo New Glenn non sono presenti motori, e non verrà eseguita nessuna prova di accensione.

Blue Origin ha già iniziato la produzione di diversi New Glenn e ha già un elenco piuttosto ampio di clienti, tra cui in primis Amazon, che lancerà i satelliti di Project Kuiper. Telesat e Eutelsat sono due altre aziende che hanno già comprato servizi di lancio da Blue Origin. Inoltre, l’azienda punta a certificare New Glenn il prima possibile per far volare i satelliti della Space Force per il programma National Security Space Launch (NSSL).

Infine, la NASA stessa utilizzerà il New Glenn, e lo farà già dal lancio inaugurale. Con il primo volo, che Blue Origin continua a fissare per la fine di agosto, verranno lanciati verso Marte due satelliti della NASA chiamati ESCAPADE.

ANNUNCIO