Dopo quasi 24 ore dall’allunaggio di Nova-C Odysseus, trascorse praticamente senza informazioni sullo stato del lander e della sua missione, finalmente NASA e Intuitive Machines hanno organizzato una conferenza stampa. È stato comunicato lo stato del lander, che è allunato correttamente, ma ribaltato su un lato.
Non sono purtroppo disponibili foto dalla superficie, che IM cercherà di ottenere durante il weekend. Sempre nei prossimi giorni cercheranno di ottenere anche delle foto dall’orbita dalla sonda LRO della NASA.
Attualmente IM è riuscita a rilevare la posizione del lander e a dedurre che sia in posizione orizzontale analizzando la quantità di propellente residuo. Questo ribaltamento sembra sia dovuto al fatto che al momento del touchdown il lander possedeva ancora una componente di poco meno di 1 m/s di velocità orizzontale. Non sono state comunicate informazioni su eventuali danni che il lander potrebbe aver subito nel posarsi su un lato.
Dai dati ottenuti finora hanno rilevato che il lander era in posizione verticale poco prima del touchdown. La causa del ribaltamento potrebbe anche essere la rottura di una delle gambe di atterraggio, ma attualmente è ancora impossibile dirlo.
Durante la discesa hanno anche effettuato delle manovre, come previsto, di rotazione sull’asse verticale del lander. Questo viene fatto perché per limitarne la massa, Nova-C ha delle antenne fisse, che quindi non puntano costantemente verso la Terra. Non è chiaro se questa rotazione possa essere causa del problema al touchdown.
La missione operativa
È stato dipanato un altro dubbio, durante questa conferenza, in merito all’orbita lunare di Nova-C. Essa non era infatti circolare come previsto, una cosa che hanno notato prima dell’allunaggio. Questa orbita diversa dal previsto, ha portato IM a realizzare una modifica, e a iniziare l’allunaggio da una orbita più ellittica di quella circolare a 92 km prevista originariamente.
Dai dati ottenuti finora dopo l’allunaggio, IM ha rilevato che praticamente tutti i payload si trovano sul lato superiore del lander, quindi la missione potrà continuare. Solo un carico utile si trova sul lato inferiore, quello rivolto alla superficie lunare, ma è un payload statico e non dovrebbe essere un grosso problema. La missione IM-1 dovrebbe durare circa sette giorni, fino alla conclusione del giorno lunare.
Nei prossimi giorni è previsto anche verrà rilasciata la EagleCam, la piccola camera che doveva “lanciarsi” dal lander a 30 metri di quota. Questa operazione non è stata effettuata per i primi problemi di assetto rilevati in orbita e quindi si trova ancora su un lato del lander. Se il suo rilascio funzionerà, sarà lanciata da un lato del Nova-C e dovrebbe fotografarlo da circa 30 metri di distanza.
L’aggiornamento software che ha “salvato la missione”
Il lander Nova-C Odysseus è riuscito ad allunare anche grazie a un aggiornamento e cambio di programma dell’ultimo momento. Il viaggio verso la Luna di Odysseus è avvenuto come da programma, ma una volta in orbita lunare, i tecnici hanno iniziato a rilevare un’anomalia nel sistema Terrain Relative Navigation (TRN). Questo sfrutta sia telecamere che laser per ottenere informazioni sulla conformazione del terreno, per poi decidere il punto migliore per l’allunaggio. Senza il TRN, Odysseus avrebbe rischiato di allunare “alla cieca”, con l’elevata probabilità di appoggiarsi su una superficie ancora più instabile.
Sembra inoltre che il sistema di IM non abbia funzionato per un interruttore fisico che non è stato attivato durante la preparazione prima del lancio.
Fortunatamente, a bordo del lander si trova uno strumento della NASA chiamato Navigation Doppler Lidar (NDL). Il suo principio di funzionamento è simile a quello dei radar ma, invece di sfruttare le onde radio, utilizza impulsi laser. NDL non era quindi uno strumento proprietario di Intuitive Machines, ma un esperimento per verificare il comportamento di questa tecnologia in condizioni reali, e a una quota di circa 5 km.
Una volta rilevato il problema al TRN, Intuitive Machines ha ritardato il momento dell’allunaggio, compiendo un’orbita in più e fornendo ai tecnici il tempo necessario per un aggiornamento software che ha permesso di utilizzare il NDL a una quota molto più alta, e questa operazione è stata un pieno successo.
In questo approfondimento video abbiamo raccolto tutti i motivi per cui scendere sulla Luna, rimane ancora oggi una impresa particolarmente complessa.